SERVIGLIANO – Due computer, la diretta skype, il cuore in gola. Da una parte Miriam Cordari, giovane studentessa di Servigliano, dall’altra la commissione d’esame. Un giorno molto speciale: la laurea. E l’intera famiglia a fare il tifo, a pochi metri da lei, a trepidare e con qualche lacrima. Si vive così il giorno tanto atteso della laurea in tempo di coronavirus. Niente feste di gruppo, nessun abbraccio dal vivo degli amici o lancio di coriandoli. Ma gli amici più intimi, una trentina, erano collegati in diretta web e hanno comunque potuto gioire, applaudirla, commuoversi.
Miriam Cordari si è laureata in Giurisprudenza (Università di Macerata) discutendo una tesi in diritto del lavoro con il titolo: “La controversa applicabilità dell’art. 18 della legge del 20 maggio del 1970, n. 300 al pubblico impiego contrattualizzato. Profili sistematici e giurisprudenziali". Venti minuti di collegamento emozionanti.
“Attendevo questo traguardo da 5 anni – dice Miriam – e sicuramente mi aspettavo di viverlo in maniera diversa. Tuttavia stiamo vivendo un momento storico che fa riflettere e fa vivere questo evento in maniera eccezionale. Nonostante tutto, non è mancato l’affetto da parte dei miei familiari e dei miei amici che mi hanno sostenuto in questo percorso. Felice di aver raggiunto il traguardo con la speranza di poterci presto rialzare e tornare alla normalità con più consapevolezza e maturità che questo evento drammatico ci sta insegnando”.
In casa Cordari, comunque grande festa al termine del collegamento web. Con tanto di corona trionfale.