Minicar rubata, partono le indagini della Polizia Stradale

FERMANO - La Polizia Stradale del Fermano è sempre in prima linea per garantire la vigilanza delle arterie viarie per far rispettare le basilari norme del codice della strada perché ogni comportamento che viola le disposizioni del codice mette in pericolo gli stessi conducenti, la complessiva sicurezza della fruibilità delle strade ma soprattutto l’incolumità di tutti i viaggiatori.

La mancanza dell’assicurazione obbligatoria, della revisione del veicolo, della documentazione necessaria per la guida, il mancato uso delle cinture di sicurezza o la guida con le mani “impegnate” dal cellulare fino alle violazioni delle regole dell’autotrasporto sono solo alcune delle centinaia di situazioni che gli operatori della Specialità della Polizia di Stato contrastano quotidianamente, di giorno e di notte.

Per usare un gioco di parole, la Specialità è anche specializzazione e gli operatori della Polizia Stradale sono in possesso delle specifiche competenze professionali per condurre approfondite indagini anche nel campo della polizia giudiziaria.

L’indagine di un paio di giorni fa, scaturita come sempre dai capillari controlli su strada e partita dall’accertamento effettuato nei confronti di una minicar in transito nel Fermano.

Dopo il primo accertamento della documentazione del veicolo sembrava tutto in regola ma la professionalità dei poliziotti della Stradale ha messo in evidenza alcune anomalie risultanti dal documento di immatricolazione rispetto alle caratteristiche della minicar; piccoli dettagli derivati dal confronto tra il mese e l’anno di immatricolazione riportati e i particolari degli allestimenti interni, vetri, luci ecc.

Le discrasie riscontrate hanno determinato l’approfondimento investigativo dal quale è risultato che la targhetta del numero di telaio era stata sostituita con una artefatta e di conseguenza la documentazione era stata falsificata.

Dopo il primo passo, gli investigatori della Polizia Stradale hanno accertato che la minicar era stata rubata nel 2019 in provincia di Caserta e successivamente, in qualche modo, arrivata in provincia di Ancona nella quale l’attuale proprietario fermano l’aveva recentemente acquistata, per la figlia quattordicenne, al “modico” prezzo di 10.000 euro.

Il veicolo è stato sottoposto a sequestro e sono iniziate le ulteriori indagini per ricostruirne i passaggi dalla Campania alle Marche e per l’identificazione dei responsabili del “traffico” di auto rubate.

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