L'estetica si fa sociale. Il 3 e 4 aprile giornate di formazione organizzate dalla CNA

FERMO - Un nuovo modo di guardare all'estetica. E' quello proposto da CNA Benessere e Sanità Marche che i prossimi 3 e 4 aprile organizzerà una due giorni di formazione a Fermo dedicata agli addetti del settore. Durante l'iniziativa sarà presentato il progetto “Estetica Sociale”.

Di che si tratta? “E' un progetto con diversi obiettivi”, spiega Perlita Vallasciani, presidente provinciale di CNA Benessere e Sanità. “Per prima cosa riqualificare le categorie del settore dell’estetica (acconciatura ed estetica in genere) in un’ottica che guardi più al sociale. Oggi si parla molto dell'importanza che l’estetica riveste nel recupero delle relazioni sociali, soprattutto di persone che vivono particolari disagi a seguito di malattie, trattamenti di tipo oncologico o eventi traumatici che possono deturpare l’immagine estetica riducendo le capacità relazionali”.

Altri destinatari? "Gli anziani che sono sempre più attenti alla propria immagine estetica. In un periodo in cui cresce l'emarginazione degli anziani a causa dei frenetici ritmi di vita, cresce anche il numero dli anziani che, in casa o in ospizio, vogliono avere capelli, mani e viso in ordine per non sentirsi isolati".

Come si ottengono questi risultati? “Offrendo a queste persone delle garanzie, attraverso la riqualificazione del personale di settore e la creazione di un percorso formativo che porti al riconoscimento di un profilo professionale di socio-estetica”.

Pensate a un vero e proprio corso? “Il punto di partenza è il riconoscimento di questo profilo professionale in ambito regionale. Questo ci permetterebbe di avviare un corso formativo rivolto a personale qualificato e con una certa esperienza lavorativa. Vista la delicatezza dei temi trattati, il corso prevederebbe un test d'ingresso di tipo psico-attitudinale. Il tutto a tutela della salute fisica e psicologica dei destinatari dei trattamenti”.

Una nuova figura professionale, insomma? “Quello che vogliamo è evitare l'improvvisazione. La normativa vigente non permette ai professionisti dell'estetica di fare trattamenti domiciliari quando i destinatari sono impossibilitati a muoversi, se non dietro richiesta scritta di questi ultimi. Mi sembra assurdo vista l'attuale necessità di avere una buona qualità della vita. Inoltre, questo fa sì che qualsiasi persona improvvisata, con un minimo di conoscenza del settore, si possa sostituire al professionista. Per questo è nostra intenzione creare un elenco pubblico di personale qualificato specializzato in estetica sociale, all'interno del quale cui enti, ospedale, case di riposo e associazioni possano reperire i professionisti di cui necessitano”.


Francesca Pasquali

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