FERMO - Mercoledì 21 maggio, con l’intervento del professor Riccardo Lucchetti, si è concluso il ciclo di incontri programmati dall’associazione degli ex allievi del Carducci Galilei a favore degli attuali studenti dell’ITET di Fermo. Lucchetti, ordinario di Econometria all’Università Politecnica delle Marche, ha affrontato il tema del software libero attraverso una disamina storica, tecnica, giuridica ed economica con particolare riferimento alle implicazioni introdotte dall’intelligenza artificiale.
A fare gli onori di casa la dirigente Francesca Iormetti che ha portato i suoi saluti e introdotto il relatore per poi lasciare la parola ai rappresentanti dell’associazione degli ex allievi che, oltre alla dirigente, hanno voluto ringraziare le docenti Minnucci e Scartozzi per la preziosa collaborazione nell’organizzazione delle attività di supporto agli studenti.
Lucchetti ha catturato l’attenzione degli astanti con una passione coinvolgente, raccontando la sua esperienza e la filosofia e l’etica che sono alla base dell’idea e del progetto di costruzione del software libero. Tanti gli esempi fatti, tutti incentrati sul principio di libertà secondo cui l’opera dell’ingegno umano è un bene non rivale e pertanto è giusto che sia patrimonio dell’umanità. La grande differenza che esiste tra software libero e software proprietario è equiparabile a quella che c’è tra una ricetta e una torta. Nel software libero, gli sviluppatori mettono gratuitamente a disposizione della comunità la ricetta e consentono a tutti di utilizzarla e migliorarla, nel software privato, gli sviluppatori vendono la torta senza la ricetta.
La lezione del professor Lucchetti è stata una lezione universitaria vera e propria su un tema che pochi conoscono approfonditamente ma che moltissimi utilizzano, e l’associazione degli ex allievi confida nel fatto che momenti come questo possano servire ai giovani studenti per incoraggiarli nel loro percorso di vita, esortandoli a sognare, a osare, a desiderare di essere protagonisti perché siano loro stessi a determinare la propria vita ed essere determinanti nella società a patto che siano disposti a impegnarsi, ad assecondare le proprie passioni con abnegazione e con spirito di sacrificio.