SERVIGLIANO - A vederlo così, una distesa di verde punteggiata di panchine e lampioni, non verrebbe da pensare che, fino a sessant’anni fa, è stato uno dei luoghi più tristi e cupi del Fermano. Ma il Campo di prigionia di Servigliano – oggi Parco della Pace – ha una lunga storia alle spalle. Una storia che, negli anni, le amministrazioni che si sono succedute hanno cercato di accantonare senza però perderne la memoria. Oggi il Parco della pace è un luogo di aggregazione, ben tenuto, frequentato da giovani e meno giovani.
Negli ultimi anni sono stati realizzati importanti lavori, come la sistemazione della parte alta della cinta muraria, la realizzazione di un’area polivalente, di campi da tennis e basket, di una palestra e, ultimo in ordine di tempo, di un campo da calcetto in erba sintetica e della relativa illuminazione. Dallo scorso anno, poi, il parco ospita anche concerti importanti. Dopo il “pienone” di Caparezza, il 15 luglio arriveranno i Deep Purple. Il parco di sviluppa su più di dieci ettari di terreno. Ad occuparsi della sua manutenzione è un dipendente del Comune.
“Turismo scolastico, sport, eventi e cultura sono le principali destinazione del Parco della Pace”, spiega il sindaco Marco Rotoni. “Le visite delle scolaresche alla Casa della Memoria (l’aula didattica inaugurata nel 2013 all’interno dell’ex stazione ferroviaria, ndr) si concludono sempre con un giro nel parco, che è a tutti gli effetti un sito storico, per permettere agli studenti di prendere coscienza di quello che è stato. Altre funzioni del parco sono quella sportiva e quella, nuova, degli eventi culturali e musicali. Sono usi diversi ma sovrapponibili”.
Francesca Pasquali