Bagno di folla per l'arrivo del Palio a Porta Santa Caterina

FERMO - E' custodito nell’Oratorio di San Domenico il Palio arrivato ieri sera a Porta Santa Caterina. La storica Porta di Fermo per una sera si è trasformata nel sipario sul palcoscenico medievale di via Brunforte. La cornice ideale per proiettare uno spaccato di vita quattrocentesca e far rivivere l'atteso momento dell’arrivo del Palio in città. Le corporazioni delle arti e mestieri delle dieci Contrade, il Tiaeffe, il gruppo Jubal Melodia Antiqua e la Compagnia Baraccano hanno fatto il resto, calandosi nei panni dei fermani del Medioevo.

Dalle 19, figuranti in costume hanno popolato il borgo, si sono mescolati ai tanti fermani di oggi, ai turisti; li hanno coinvolti rendendoli protagonisti di alcune esilaranti scene. Applauditissimo Mirco Abruzzetti nei panni di Frate Gino da Palpeggio. Nulla è stato lasciato al caso per l’arrivo del Palio. Una cerimonia curata nei minimi dettagli con la supervisione del regista Oberdan Cesanelli.

Ad accogliere la delegazione del Castello di Monterubbiano, con il pittore Mario Vespasiani e drappo al seguito, c’erano i Priori delle contrade Pila e Torre di Palme. Dopo un corteo scandito dal ritmo dei tamburi dei musici della Cavalcata dell’Assunta, che ha attraversato il borgo, alle 22, l’opera è stata disvelata alla presenza del Podestà, ieri impersonato dall’assessore alla Cultura Francesco Trasatti, della Cernita e dei dieci Priori.

"In questo Palio - ha detto Vesprini - è centrale la figura della Madonna. Essendo il più giovane pittore ad aver dipinto un Palio, ho cercato di portare alcune novità. La prima è che la persona raffigurata nelle vesti della Madonna è una persona reale; rappresenta l’umanità della Madonna e dei Santi. L’altro elemento è che questo Palio si collega alla mostra in corso nell’Oratorio di San Domenico, dove ho voluto rappresentare il Cielo dell’Assunta, quello che Dante ci ha insegnato a chiamare Empireo”.

Sempre in abiti d’epoca, al fianco dell'artista di Ripatransone c’è Mara, la sua Musa, la ragazza il cui volto è ritratto nel drappo. Subito dopo, da via Brunforte la folla ha iniziato a dirigesi verso la chiesa di San Michele Arcangelo. Un corteo colorato dai fazzolettoni dei contradaioli che hanno seguito il Palio mormorando: “E’ bellissimo!”, “Uno spettacolo”.

Il Palio è stato accolto in chiesa da don Michele Rogante e c’è stato modo per tutti di ammirarlo e sfiorarlo per qualche minuto. Dopo la notte, è stato trasferito nell’Oratorio di San Domenico a coronamento della mostra di Vesprini. Qui sarà visibile al pubblico fino al giorno di Ferragosto.

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