Qualità dell’aria a Fermo e Provincia, la denuncia del Coordinamento Ambientalista del Fermano

FERMANO - Testualmente la Costituzione Italiana definisce l’inquinamento atmosferico come “…ogni modificazione della normale composizione o stato fisico dell’aria atmosferica, dovuta alla presenza di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell’aria; da costituire pericolo ovvero pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell’uomo; da compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell’ambiente; da alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi ed i beni materiali pubblici e privati”. La valutazione della qualità dell’aria avviene attraverso tre strumenti fondamentali: sistemi di rilevamento, inventario delle sorgenti di emissione, strumenti matematici ovvero modelli di dispersione.

Ai nostri giorni l’inquinamento atmosferico costituisce uno dei maggiori fattori di rischio ambientale. Ed è significativo che la cause principali di inquinamento dell’aria derivano dalle attività umane. E’ di vitale importanza ridurre soprattutto i livelli di polveri sottili nelle nostre città. La loro inalazione nelle zone densamente trafficate causa nelle persone disturbi a livello cardiovascolare di respirazione. Altri studi dimostrano come l’inquinamento atmosferico da traffico stradale sia dovuto anche all’usura dei freni e del manto stradale. In quest’ultimo caso le particelle vengono innalzate nell’aria al passaggio dei veicoli.

Tutto ciò premesso, il Coordinamento Ambientalista del Fermano denuncia un’importante mancanza nella provincia di Fermo. “La rete regionale della qualità dell’aria della Regione Marche, per il tramite dell’ARPAM, sulla base del DLgs. 53/2010, ha provveduto a diffondere i dati riguardo le polveri sottili presenti nelle città della nostra Regione. I dati sono disponibili su una pagina web e quindi accessibili a tutti. Fermo e tutto il territorio provinciale non fruisce di questo servizio che si ritiene debba essere attivato nelle zone soggette a più intenso traffico della città e del territorio – denunciano dal Coordinamento -. Uno studio minuzioso e continuo dei livelli di inquinamento dell’aria permetterebbe di perseguire politiche ed obiettivi di miglioramento ambientale. In tutta la provincia di Fermo, a differenza di tutte le altre provincie delle Marche e di città come Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Fano, Jesi. ecc. non c’è nessuna centralina fissa di rilevamento della qualità dell’aria. E’ questo che il Coordinamento Ambientalista del Fermano ha rilevato, sperando ovviamente di essere smentito. Il Coordinamento stesso, trovandosi in condizione di verificare se potessero esserci problemi nei punti nevralgici della città, soprattutto in orari di traffico intenso, ha cercato di attingere dati dalle centraline di rilevamento ARPAM. Ed è stato proprio consultando il sito ARPAM della Regione Marche che emerge l’esistenza di 4 centraline di rilevamento nella provincia di Ascoli Piceno, 3 nella provincia di Macerata, 9 nella provincia di Ancona, 3 nella provincia di Pesaro-Urbino, 0 nella provincia di Fermo. La mancanza di un qualsiasi mezzo di rilevamento della qualità dell’aria nel Fermano è inverosimile oltre che inquietante. Impossibile non considerare la qualità dell’aria in prossimità dell’ospedale di Fermo, il più grande ed importante della provincia e di un complesso scolastico formato dall’ITI Montani, dall’IPSIA e, nell’immediato futuro, da due Scuole Medie.

In tutte le tabelle di rilevamento dell’inquinamento dell’aria, edita dall’R.R.Q.A (Rete Regionale della Qualità dell’Aria), e suddivise per tipologia di fattori inquinanti, la provincia di Fermo non compare mai. Facciamo parte della stessa regione, ma forse non respiriamo la stessa aria? Uno degli scopi degli inventari delle emissioni è quello di consentire ai cittadini di conoscere l’impatto in aria delle attività umane nelle rispettive residenze o luoghi dove si svolgono le normali attività. I cittadini di Fermo e della sua provincia a chi devono rivolgersi se anche in rete non esistono dati di sorta e non è possibile fare le dovute comparazioni al fine di eventuali provvedimenti?”.

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