Ambiente e turismo: ricreare l'ecosistema e l'ambiente dunale nell'area del fratino

FERMO - Ripristinare le migliori condizioni ambientali e naturalistiche dell’area del Fratino a Lido di Fermo, con prospettive anche dal punto di vista della promozione turistica della città. E’ quanto si propone il progetto scientifico che vede collaborare insieme il Comune di Fermo, Manuel Tiburtini, giovane fermano specializzando in scienze naturali all’Università di Pisa, protagonista due anni fa di un censimento delle piante del Girfalco con il sistema del Qr-Code e le principali associazioni ambientaliste (Lipu, Wwf, Legambiente, Italia Nostra e Ornitologi marchigiani).

Dal tavolo di lavoro è emersa la volontà di ripristinare l’ambiente dunale ricreando un ecosistema il più fedele possibile alla vegetazione naturale potenziale. “Con questo progetto – ha detto Tiburtini – si vuole favorire il ripopolamento delle specie vegetali che caratterizzerebbero il litorale marchigiano, ristabilire la funzione dell’ecosistema dunale e consentire la ricolonizzazione dell’area da parte del Fratino e di molte specie vegetali rare o assenti in tutto il litorale marchigiano, tra cui il giglio di mare”.

Già a febbraio, prima del lockdown, si era provveduto ad eseguire azioni di pulizia della spiaggia e nei giorni scorsi a posizionare materiale spiaggiato “perché i processi di rigenerazione ambientale della spiaggia hanno come effetto collaterale quello di stabilizzarla e in alcuni casi di invertire i processi erosivi” – ha spiegato Leonardo Marotta, tecnico della Lipu che sul progetto, cui ha collaborato anche Nazzareno Polini, ha dato il proprio contributo da un punto di vista dell’ambiente costiero e di ricostruzione dell’habitat del fratino.

“Un progetto che testimonia un dialogo con le associazioni ambientaliste che prosegue – ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro – un progetto che vede coinvolti vari professionisti del settore in azioni proficue, fra cui anche il dott. Marotta che sta portando avanti un progetto sull’ex area volo, area che d’intesa con i campeggiatori potrà diventare un punto attrattivo turistico e ambientale”.

Un progetto che ad ottobre vedrà una nuova azione con la piantumazione di specie tipiche delle dune e tante altre e aiutare alcune specie rare già esistenti a Lido di Fermo come l’Ononis variegata L. (foto) e la Silene canescens Ten (foto) a ripopolare l’area, specie di cui si sta occupando Tiburtini per il recupero dell’area dal lato vegetazionale e botanico.

Un progetto sull’ambiente costiero a tutto tondo che insieme alla cura e alla tutela della vegetazione, delle specie animali e vegetali si somma anche alle potenzialità di un turismo esperenziale e didattico dell’area, considerato che un ecosistema sano è anche bello da vedere.

“Ci eravamo impegnati all’immediato ripristino dell’area naturale dopo l’evento del Jova Beach Party – le parole dell’assessore alle Politiche Ambientali Alessandro Ciarrocchi. Lo abbiamo fatto tempestivamente consapevoli delle potenzialità ambientali e turistiche dell’area, valorizzando l’opera costante delle associazioni ambientaliste impegnate nel territorio. Si tratta di un nuovo progetto per la città, primo del genere, che va nella direzione della salvaguardia dell’ambiente e della tutela del patrimonio arboreo, ma che in questo caso contribuisce anche alla valorizzazione e alla promozione turistica di Fermo. Verrà replicato il lavoro effettuato da Manuel Tiburtini due anni fa, con la modalità tecnologica del QR-code per riconoscere le specie arboree, che verrà utilizzato anche per le specie che verranno piantumate sulla spiaggia”.

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