A disposizione 4 milioni di euro per la Ciclovia Adriatica. La Regione scommette sulle due ruote

MARCHE - Da Trieste fino a Santa Maria di Leuca: è questo il percorso definito della Ciclovia Adriatica che vede le Marche rivestire un ruolo di primo piano. Insieme all’Abruzzo e alla Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta Onlus), dallo scorso gennaio - a seguito di un incontro tenutosi a Martinsicuro - sono capofila del progetto che vede un tracciato che si snoderà lungo Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. “Scopo dell’incontro era quello di arrivare a predisporre, per poi firmare, il Protocollo d’Intesa per la realizzazione della Ciclovia. Le altre Regioni coinvolte hanno condiviso la proposta di Marche e Abruzzo come capofila del protocollo d’Intesa. La decisione sarà ufficializzata con la sottoscrizione del Protocollo gli altri territori coinvolti il MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) e il MIBACT (Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo” spiega Anna Casini, vice presidente della Regione Marche con delega alla piste ciclabili.

Quale impegno comporta l’essere capofila? “Relazionarsi con il MIT (anche per il trasferimento dei fondi e rendicontazione della spesa) e coordinare le attività nelle diverse fasi come: individuare il “soggetto attuatore” degli interventi (preferibilmente unico per l’intera ciclovia o al massimo uno per regione), che risulterà beneficiario del finanziamento che si occuperà del “progetto di fattibilità” dell’intera ciclovia da trasmettere al MIT entro 180 giorni; coordinare il tavolo tecnico tra Regioni; trasmettere al MIT, entro 90 giorni dalla stipula, una stima dei costi del progetto di fattibilità tecnico economica e i successivi livelli di progettazione Marche e Abruzzo si divideranno i compiti. I due territori confinanti, inoltre, si occuperanno della costruzione del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto”.

Quali sono i vantaggi di un’opera come la Ciclovia Adriatica? “Per il turismo, creando un’infrastruttura che permetta di percorrere l'intera penisola da nord a sud in sicurezza su percorsi protetti, dedicati e ben segnalati, generando un nuovo indotto economico per gli operatori turistici; nell’ambito della mobilità sostenibile mettendo in rete gli abitati dei Comuni rivieraschi che potranno effettuare gli spostamenti in maniera sostenibile ed ecologica muovendosi in bicicletta; della multimodalità, permettendo l’integrazione tra auto-bici-autobus-ferro a tutti i cittadini.

In particolare diventerà possibile e soprattutto più facile attuare la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, paesaggistico e naturalistico; l’interconnessione con altri itinerari cicloturistici ed escursionistici a totale beneficio dell’ambiente e della popolazione residente;la valorizzazione delle identità e delle eccellenze dei territori;la valorizzazione del patrimonio agricolo, enogastronomico e delle tradizioni popolari;lo sviluppo di ricettività e di servizi turistici ecosostenibili. Importante è, quindi, fare squadra e accelerarne la realizzazione”.

È già attivo un bando della Regione Marche per il completamento della ciclovia, la cui scadenza è stata prorogata al 21 marzo. La dotazione finanziaria proviene dai finanziamenti europei Por Fesr 2014/2020. Dopo i 4 milioni stanziati per questo bando, si parla, per il futuro, dell'eventuale utilizzo delle risorse aggiuntive Fesr per le aree terremotate. Potranno quindi anche queste proporre dei tracciati con un bando ad hoc? “Non è ancora stabilito se con bando o altra modalità”. Chi può partecipare al bando in scadenza? Le realtà con un territorio "maggiormente pianeggiante" o con piste ciclabili già presenti saranno avvantaggiate? “I Comuni interessati dal tracciato della Ciclovia Adriatica, ovvero tutti quelli che si affacciano sulla costa e tutti quelli che, pur non direttamente facenti parte del litorale, vi confinano e i cui progetti dimostrino di essere collocati lungo la direttrice adriatica.Il Bando prevede una premialità per le proposte progettuali che dimostreranno di avere una minore pendenza media. Non sono previste priorità nel caso di realizzazioni di collegamenti, ma verrà assegnato un maggior punteggio rispetto all’estensione del progetto proposto, all’incremento potenziale dell’utenza, ecc...”

Si vuole dare spazio a una nuova mobilità ecosostenibile, preferendola all'uso di mezzi privati, non solo incentivando i turisti ma anche i residenti cambiando magari le abitudini quotidiane di questi ultimi. Pensa che saranno necessarie delle campagne di sensibilizzazione in questo senso?

“Tra gli obiettivi del bando vi è la miglior fruizione dei territori attraverso il potenziamento delle infrastrutture necessarie all’utilizzo dei mezzi a basso impatto ambientale, garantendo l’accessibilità e la mobilità di residenti, pendolari e turisti. La Regione è intenzionata a fare campagne di sensibilizzazione per incentivare il trasporto multimodale bici-autobus e bici treno prevedendo anche incentivi all’utilizzo dei mezzi di trasporto sostenibili. Dal 30 dicembre 2016 è possibile trasportare gratuitamente le biciclette nei treni della tratta marchigiana”.

Silvia Ilari

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