La Sutor esce sconfitta da Teramo e scende in serie C

PALLACANESTRO – La Sutor non è riuscita a vicere gara 4 del playout contro Teramo, i gialloblù sono usciti sconfitti per 53-63, la serie è finita 3-1 per gli abruzzesi che hanno raggiunto la salvezza condannando i calzaturieri in serie C. Peccato per come è andata anche l’ultima sfida di questo playout perché la Sutor in campo ha giocato mettendoci tutto quello che aveva, Teramo ha interpretato meglio la contesa e alla fine si è portata a casa la salvezza. Due flash rimarranno impressi di questa sfida al di là dell’aspetto tecnico tattico, il pianto di Gallizzi a 30” dal termine e l’abbraccio dei tifosi veregrensi alla propria squadra nonostante la retrocessione. Aver rivisto mercoledì e domenica 20 giugno i tifosi in curva ha commosso anche i più nostalgici e questo potrà essere un valore aggiunto per tornare a calcare i palcoscenici più consoni al proprio blasone a questa società.

Cronaca – La sfida ha visto un avvio favorevole ai calzaturieri, 10-3 dopo 4’30” con Teramo che però ha reagito subito e al 10’ il punteggio era di 12 pari. All’inizio del secondo quarto, Teramo piazzava un break di 0-8 e allungava sul 12-20 con Tiberti dopo 12’30”. La Sutor reagiva e si portava prima sul 20-22 con Riva e poi sul 23-25 con una tripla di Francesco Ciarpella. Prima del riposo lungo, Terano scavava un mini break e al 20’ era avanti sul 25-31.

Al ritorno in campo ci si attendeva la reazione della Sutor e invece era ancora Teramo ad allungare fino a raggiungere il massimo vantaggio sul 29-41 con Tiberti. La Sutor non riusciva a mordere subendo in difesa i giochi organizzati degli abruzesi. Al 30’ Teramo era avanti 37-48.

Nell’ultimo periodo la Sutor risaliva fino al meno 8, 46-54 con Bonfiglio, ma veniva sempre punita dai lunghi D’Andrea e Tiberti. La Rennova controllava il ritorno dei calzaturieri e chiudeva vincendo per 63-53 andando poi a festeggiare la salvezza conquistata insieme ai propri tifosi. La Sutor lasciava il campo, i giocatori si accomodavano in panchina con gli occhi lucidi raggiunti e sostenuti dai propri tifosi. Questa è stata la più bella fotografia di una serata non bella che però ha avuto il merito di far riabbracciare la squadra ai propri tifosi.

Sutor Montegranaro – Rennova Teramo a Spicchi 53-63

Sutor Montegranaro: Edrauoi ne, Aguzzoli 3, Riva 12, Torresi ne, Angellotti ne, Marini 6, Ciarpella F 7., Gallizzi 5, Tibs 8, Cipriani 5, Romanò, Bonfiglio 7. All: Ciarpella M.

Rennova Teramo a Spicchi: Serroni 9, Wiltshire ne, Guilavogui, Faragalli ne, Rossi 7, D’Andrea 6, Esposito 3, Tiberti 16, Cucco 3, Molteni, Di Bonaventura 18. All: Salvemini.

Arbitri: Di Martino di Napoli e Gallo di Monselice (Padova).

Note. Parziali:12-12, 25-31, 37-48. Tl: Sutor 13/16, Teramo 8/15. Tiri da 3 punti: Sutor 4/18, Teramo 9/32. Rimbalzi: Sutor 41, Teramo 35.

Al termine della partita persa con Teramo che ha decretato la retrocessione in serie C Gold da parte della Sutor Montegranaro, coach Marco Ciarpella, in sala stampa si è presentato insieme a tutto lo staff tecnico della società. Ha ringraziato tutti i suoi collaboratori dal primo all’ultimo poi ha iniziato a fare l’analisi della sconfitta.

Coach, come ha visto questa quarta sfida con Teramo che ha emesso il verdetto della retrocessione in C Gold della Sutor Montegranaro?

“In avvio la squadra ha fatto bene, abbiamo cambiato alcune cose rispetto a gara tre cercando di togliere a loro quello che era il punto di forza, il tiro facile da tre punti con Teramo che dall’arco dei 6,75 ha chiuso con 4/23. Anche sui loro giochi a due la Sutor ha cercato di difendere al meglio aprendo però un po' troppo l’area e Teramo in questi casi ha trovato nuovi protagonisti. Noi siamo partiti bene, ma in attacco le cose sono state fatte con troppa fretta, tanta voglia di fare con scarsa lucidità e ancora una volta commentiamo una partita dove non siamo stati in grado di realizzare almeno 60 punti. Dopo aver vinto gara 1 a Teramo, speravo di poter raggiungere la salvezza sul campo”.

Come giudica il lavoro svolto da lei insieme allo staff tecnico?

“Credo che alla fine sia stato svolto un ottimo lavoro, però siamo retrocessi. Io sono il primo ad assumermi le responsabilità per quanto avvenuto. Mi spiace perché abbiamo lavorato con un gruppo di ragazzi super, alcuni dei quali in queste ultime partite hanno risposto presente nonostante avessero degli infortuni. Si sono allenati sempre alla grande, ringrazio anche il gruppo degli under 16 che ci ha dato una mano non indifferente. C’è tanto rammarico anche perché abbiamo preso il Covid-19 in massa quando stavano per iniziare i playout e questo mi da fastidio perché avremmo potuto giocarli in maniera diversa. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i giocatori, lo staff tecnico, la società, lo staff medico e fisioterapico e tutte le persone che hanno aiutato la squadra in questo anno lungo e pieno di imprevisti. E’ stato costruito un gruppo solido che anche nelle difficoltà non ci ha mai fatto mancare la propria vicinanza. Mi dispiace per i tifosi che per un anno non ci hanno potuto sostenere causa la pandemia e farli tornare nelle ultime due partite dove siamo retrocessi, non è stato bello per il sottoscritto”.

Da come ha parlato il suo sembra essere un messaggio d’addio, o sbaglio?

“In questo momento mi passano davanti agli occhi i sette anni che ho allenato la Sutor perché quella appena terminata è stata una stagione molto travagliata. Adesso è il momento di staccare la spina. Ho preso questa barca nel suo momento più basso e non sono riuscito a portarla in un porto sicuro. Ho tanta voglia di rivalsa, sono ancora sotto contratto con la Sutor per un altro anno, tra poco incontrerò la società e insieme valuteremo il da farsi. Sono di Montegranaro e la maglia della Sutor è la mia seconda pelle. Non è questo il momento di ragionare sul mio futuro, però è pur vero che insieme alla società dovremo valutare la situazione che verrà a porsi”.

Chiudiamo analizzando due momenti importanti della gara, il pianto di Gallizzi nel finale e il sostegno che vi hanno dato i tifosi al termine della partita. Come li giudica?

“I ragazzi al termine della partita erano distrutti e si sono sfogati, ognuno, in maniera diversa. Noi fortunatamente siamo del posto e abbiamo potuto vivere in nostri affetti giornalmente loro, no, perché lontani da casa per tanto tempo. Tanti hanno fatto un investimento su di loro, tanti sono stati i loro sacrifici e a Montegranaro hanno trovato la loro famiglia. I tifosi li ringrazio di tutto cuore e spero che ci stiano sempre vicino per regalargli soddisfazioni e non come è accaduto adesso, una delusione”.

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