CALCIO - La Fermana si prepara ad affrontare una trasferta molto complicata, attesa al Gaetano Bonolis di Teramo per una sfida che, almeno sulla carta, lascia ben poche speranze ai gialloblù. La formazione allenata da Marco Pomante è in piena lotta per i playoff, attualmente quarta con 47 punti, appena uno in meno rispetto alla coppia formata da L'Aquila e Chieti. Davanti a tutti c’è la Sambenedettese, ormai lanciata verso la vittoria del campionato con un vantaggio di undici lunghezze rispetto al Teramo e dieci sulle seconde.
Il Teramo, che aveva anche accarezzato il sogno di una clamorosa rimonta sulla Samb, si è dovuto arrendere dopo la sconfitta per 2-0 a Sora, in una gara sottotono in cui la reazione è arrivata solo dopo il raddoppio avversario. Nonostante lo stop, i diavoli rossi vogliono blindare il miglior piazzamento possibile per i playoff e il duello con L’Aquila e Chieti si preannuncia avvincente fino alla fine.
Se il Teramo lotta per il vertice, la Fermana è in piena tempesta. Ultima in classifica in solitaria, avrebbe gli stessi punti dell'Isernia, ma la formazione molisana è in vantaggio negli scontri diretti. Nella classifica avulsa, dunque, i gialloblù risultano fanalino di coda, con quattro punti di ritardo dalla zona playout. Un margine che si è ampliato nelle ultime settimane, in cui la squadra ha raccolto appena un punto nelle ultime cinque partite.
A rendere ancora più complesso il quadro, le dimissioni di mister Fabio Brini dopo il pari contro il Roma City. La società ha faticato a trovare un tecnico disposto a prendere in mano una squadra in grande difficoltà, fino a ufficializzare mercoledì sera l’arrivo di Mirko Savini, ex difensore della Fermana dal 2000 al 2002.
Per Savini si tratta della prima esperienza da allenatore in solitaria, dopo aver fatto il vice di Cristian Bucchi in diverse piazze del calcio professionistico. Da calciatore, il tecnico ha costruito una carriera di alto livello, partendo proprio dalla Fermana per poi vestire le maglie di Fiorentina, Napoli e terminare la carriera nella massima serie greca nel PaokSalonicco. Ora il compito più difficile: provare a salvare una stagione disastrosa in soli due mesi.
È evidente che nessuno possa aspettarsi miracoli, tanto più che Savini ha avuto appena due allenamenti e la rifinitura prima di questa trasferta proibitiva. Tuttavia, spesso il cambio di allenatore porta un'immediata scossa emotiva alla squadra, un'iniezione di adrenalina che potrebbe generare qualche sorpresa. Con Brini questo non era successo: il suo esordio si era concluso con una sconfitta contro la Recanatese, seguita da due vittorie che avevano illuso i tifosi, prima di un nuovo crollo con un solo punto raccolto nelle ultime cinque gare.
Non solo problemi tecnici e tattici, ma anche caratteriali: la Fermana si è spenta sul campo e il precedente allenatore, nonostante la sua esperienza, non è riuscito a invertire la rotta. Brini ha preso atto della situazione con grande onestà, scegliendo di farsi da parte.
Se il pronostico per la gara di Teramo sembra già scritto, è altrettanto vero che la Fermana ha l’obbligo morale di lottare fino all’ultimo. Con 24 punti ancora in palio, la salvezza resta difficile ma non impossibile.
A dimostrarlo è la passione dei tifosi, che nonostante la stagione disastrosa continueranno a sostenere la squadra anche domani al Gaetano Bonolis. Il pubblico gialloblù non ha mai abbandonato la propria squadra, e la Fermana ha il dovere di onorare la maglia fino all’ultimo minuto di queste otto finali. Se il campo ha spesso tradito le speranze, la fede dei tifosi non è mai venuta meno: ora spetta ai giocatori dimostrare di meritare questo sostegno.
Paolo Catena