Fermana, pausa opportuna per ricaricare le batterie in vista di un rush finale complicato

CALCIO - Il campionato di Serie D si ferma nel weekend per lasciare spazio alla Viareggio Cup. Una pausa che per la Fermana arriva nel momento giusto: una squadra in difficoltà, chiamata a riordinare le idee e a trovare risorse mentali e fisiche per affrontare il rush finale della stagione. La classifica, del resto, non concede più margini di errore.
Dopo 27 giornate, la Fermana è ultima in classifica a pari merito con l'Isernia, ferma a 22 punti. Il distacco dal Notaresco, che fino a poche settimane fa sembrava spacciato, è già di sei lunghezze. La crisi è sotto gli occhi di tutti: appena 2 punti raccolti nelle ultime 7 partite, il peggior attacco del girone con soli 19 gol segnati e una difesa tutt’altro che solida, con 33 reti al passivo, meglio solo di cinque squadre del Girone F. Il girone di ritorno ha confermato il trend negativo, con appena 8 punti conquistati in 10 partite. Numeri che descrivono con spietata chiarezza il declino di una squadra che non è mai riuscita a invertire la rotta.
A peggiorare il quadro c’è anche l’instabilità tecnica. Dopo l’esonero di Bolzan, il testimone è passato a Brini, salvo poi vedere quest’ultimo dimettersi, con l’arrivo di Mirko Savini. Tre allenatori in una stagione sono il sintomo di una gestione confusa e poco lungimirante, che ha contribuito ad alimentare il caos anziché trovare soluzioni. Certo, la difficoltà del campionato era prevedibile, ma ritrovarsi già a metà marzo con la retrocessione quasi scritta era uno scenario che nemmeno le più pessimistiche previsioni avrebbero immaginato. Eppure, la società è riuscita nell’impresa di compromettere la stagione con largo anticipo.
Sulla carta, la stagione non è ancora chiusa: ci sono 21 punti a disposizione, ma la Fermana non può più permettersi passi falsi. Serve una svolta, un cambio di marcia netto, magari seguendo l’esempio del Notaresco, capace di risollevarsi contro ogni pronostico. Ma il destino dei gialloblù non dipende solo da loro: le dirette concorrenti hanno iniziato a correre, e senza un calo da parte delle squadre davanti, il margine di speranza si riduce ulteriormente. Quando non sei più padrone del tuo destino, la situazione si complica.
In questo contesto, l’arrivo di Mirko Savini è stato quasi una scelta obbligata. Diversi allenatori hanno rifiutato la panchina, non volendo assumersi la responsabilità di un’impresa che ha i contorni di una missione impossibile. E come dar loro torto? Rilanciare una squadra in crisi nera, con una classifica che parla chiaro, è un compito che pochi avrebbero accettato a otto giornate dalla fine.
La rosa ha mostrato fin dall’inizio limiti strutturali evidenti, che il mercato di gennaio non ha saputo colmare. Gli innesti invernali non hanno apportato quel salto di qualità necessario per risollevare la squadra, che continua a faticare nel tenere il passo delle dirette concorrenti. La Fermana, semplicemente, non è mai riuscita a dimostrarsi all’altezza delle difficoltà di questo campionato. La società, con le sue scelte, ha confermato i problemi già emersi a inizio stagione, lasciando la squadra in balia delle onde.
La partita contro il Teramo ha evidenziato, ancora una volta, tutti i problemi di questa Fermana. Un primo tempo equilibrato, ma con poche occasioni create e un solo tiro in porta. Poi, nella ripresa, l’ennesimo crollo psicofisico. Non è la prima volta che i gialloblù si sciolgono nella seconda metà di gara, e il Teramo ha portato a casa una vittoria strameritata, che avrebbe potuto essere ancora più larga.
Ora, però, il tempo delle analisi è finito. Restano sette partite, 21 punti in palio, e l’unico obiettivo è affrontare ogni gara con la mentalità giusta. Si riparte domenica 23 marzo contro il Fossombrone in casa, una partita in cui la vittoria è l’unico risultato possibile. Il destino della Fermana non è più solo nelle sue mani, ma dipende anche dai risultati delle altre squadre. Tuttavia, i rimpianti ormai servono a poco. L’unica strada per restare in corsa è cambiare marcia e sperare che qualcuna delle concorrenti inciampi. Un’impresa difficile, certo, ma l’ultima ancora di salvezza rimasta.
Paolo Catena
Devi effettuare il login per inviare commenti

Annunci

apette lat

Vai all'inizio della pagina
Preferenze Cookie
Le tue preferenze relative al consenso
Qui puoi esprimere le tue preferenze di consenso alle tecnologie di tracciamento che adottiamo per offrire le funzionalità e attività sotto descritte. Per ottenere ulteriori informazioni, fai riferimento alla Cookie Policy.Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento.
Analytics
Questi cookie ci permettono di contare le visite e fonti di traffico in modo da poter misurare e migliorare le prestazioni del nostro sito. Ci aiutano a sapere quali sono le pagine più e meno popolari e vedere come i visitatori si muovono intorno al sito. Tutte le informazioni raccolte dai cookie sono aggregate e quindi anonime.
Google Analytics
Accetta
Declina
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Salva la corrente selezione