CALCIO - Cuore Fermana. Non ci sono altre parole per descrivere le palpitazioni susseguitesi alla zuccata di Gennari che vale il pareggio e l’aritmetica salvezza dei gialloblù che mettono le radici in Terza Serie. Se non quelle del poeta triestino Umberto Saba: “La folla – unita ebrezza – par trabocchi nel campo. / Intorno al vincitore stanno / al suo collo si gettano i fratelli. / Pochi momenti come questo belli, / a quanti l’odio consuma e l’amore, / è dato, sotto il cielo, di vedere”. Una rete che svela il doppio lato della medaglia: da un lato la festa infranta rimasta inconsunta sul fil di lana; dall’altro il boato surreale del Recchioni allo schiocco della sfera contro la rete. Il gol di Gennari è solo l’ultimo dei tre, in ordine cronologico, figlia del reparto difensivo canarino. Dopo le reti plumbee di Ferrante contro la FeralpiSalò e di Sperotto contro il Gubbio – tutte siglate al Recchioni – il cuoio del centrale umbro diviene simbolo di quella salvezza tanto agognata e sperata dal Girfalco, rendendo, per di più il rettangolo di gioco fermano inviolato dalle invasioni nemiche da ben 3 mesi (l’ultima sconfitta casalinga risale al 21 gennaio contro il SudTirol).
E’ il 3-4-1-2 il modulo adottato da mister Destro per affrontare la capolista con Da Silva da perno al duo offensivo Cognigni-Sansovini. Per il biancoscudato Bisoli, invece, il 4-3-1-2 con Belingheri a supporto di Capello e Guidone. Primi scampoli di gioco piuttosto contratti in cui le due squadre sono più preoccupate a studiare i varchi in cui penetrare anzichè andare al tiro. La prima, debole, conclusione arriva per mano di Belingheri, facile preda per i guantoni di Ginestra. Al 16′ cross di Petrucci, nella mischia Sperotto va ad incornare ma viene anticipato da Bindi. Al 26′ di nuovo canarini in azione con una punizione di Sansovini che termina di poco sopra la traversa. Dieci minuti più tardi conclusione di Sperotto che termina a fil di palo. Allo scadere del gong è di nuovo l’esterno difensivo piemontese a cercare di sbloccare il tabellino ma la palla termina alta sopra il montante. Nella ripresa il Padova mette il turbo e, al 2′st va vicinissa al gol con una conclusione in girata di Guidone che sbatte contro il palo. Al 10′st ancora biancorossi in avanti con un tiro-cross di Salviato parato con i pugni da Ginestra.
La reazione gialloblù arriva due giri di orologio più tardi con uno slalom di Cognigni che si beve la difesa avversaria ma nel tu per tu con Bindi calcia al di sopra della traversa. Al 18′st arriva la doccia ghiacciata per i padroni di casa: Capello la piazza nell’angolino sinistro dove Ginestra non può arrivare. Altra brutta tegola al 24′st: il fischietto di Arezzo rifila un rosso a Petrucci per un presunto fallo di simulazione costringendo la Fermana in 10 uomini. Nonostante l’inferiorità numerica, i canarini non demordono e, al 34′st riportano la situazione in parità grazie ad un’incornata di Gennari su punizione dalla trequarti di Capece. Prima rete in campionato per l’alfiere gialloblù, che corona una bella prestazione con una sfera dal sapore di C. Le emozioni non finiscono qui. Nel finale, al 43′st, paratona felpata di Ginestra su Cisco che salva la porta canarina. Nella ripresa, i 7 minuti di recupero finali sembrano non scorrere mai. Ma, al triplice fischio, arriva la festa. Non quella attesa dai patavini, ma l’altra, quella inaspettata dei gialloblù che, in fondo in fondo, ci hanno sempre creduto, ci hanno sempre sperato e per cui hanno sempre combattuto. E che ha un solo nome: SALVEZZA. In casa, dinanzi al proprio pubblico, a quei tifosi che non hanno mai mollato e sempre incitato in nome dell’amore per i proprio colori, quelli della Fermana.
FERMANA – PADOVA 1-1
FERMANA (3-4-1-2): 12 Ginestra, 5 Comotto, 7 Petrucci, 13 Saporetti, 14 Capece, 17 Sansovini (1′st 4 Urbinati), 20 Doninelli (37′st 23 Favo), 21 Gennari, 25 Da Silva (14′st 29 Lupoli), 30 Sperotto (5′st 15 Clemente), 32 Cognigni (37′st 9 Cremona). A disp: 1 Valentini, 3 Camilloni, 4 Urbinati, 9 Cremona, 15 Clemente, 16 Rossetti, 18 Maurizi, 19 Ciarmela, 23 Favo, 24 Grieco, 26 Equizi, 29 Lupoli. All: Flavio Destro.
PADOVA (4-3-1-2): 1 Bindi, 5 Trevisan (37′st 14 Zambataro), 6 Mandorlini, 11 Pinzi (1′st 15 Fabris), 17 Guidone, 18 Mazzocco (1′st 9 Sarno), 20 Ravanelli, 23 Cappelletti, 25 Belingheri (37′st 26 Cisco), 28 Capello, 33 Salviato (44′st 34 Lanini). A disp: 22 Merelli, 3 Contessa, 4 Serena, 9 Sarno, 10 Candido, 14 Zambataro, 15 Fabris, 19 Russo, 24 Bellemo, 26 Cisco, 27 Zivkov, 34 Lanini. All: Pierpaolo Bisoli
Arbitro: Manuel Volpi di Arezzo Assistenti: Gamal Mokhtar di Lecco ed Andrea Bologna di Mantova
Reti: 18′st Capello (P); 34′st Gennari (F)
Ammoniti: 40′ Pinzi (P), 43′ Mazzocco (P), 16′st Comotto (F), 20′st Petrucci (F)
Espulsi: 23′st Petrucci (F)
Corner: 1-6
Recupero: 1° tempo 2′; 2° tempo 5′
Note: Fermana in maglia e calzettoni gialli e pantaloncini blu con portiere in muta verde; Padova in maglia, pantaloncini e calzettoni bianchi con portiere in muta arancione. Terreno in discrete condizioni. Temperatura: 25°C
Spettatori: 2.145 di cui 444 abbonati e 642 provenienti da Padova per un incasso di 17.800 €
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