Nasce la Rubrica del Corriere News "Un Sonetto al mese", a cura dell'Accademia del Sonetto. Il Corriere News ha dato risalto, primo fra tutti gli altri mezzi d'informazione, alla nascita e all'esordio pubblico dell'Accademia del Sonetto, proprio a Fermo pochi mesi orsono.
L'Accademia del Sonetto nasce da un'idea di Paolo Marconi, giornalista professionista (tra l’altro, giornalista RAI per 26 anni e, per molti anni, volto noto del TGR Marche), farmacista e cultore della materia, e Giovanni Zamponi, medico, farmacista e profondo conoscitore della letteratura italiana di ogni tempo ed in particolare di quella dantesca, e dal loro incontro con altri sei amanti del Sonetto: Andrea Rocchetti, Lando Siliquini, Marco Pazzelli, Piero Marconi, Riccardo Castagna e Riccardo Treggiari.
La forma del Sonetto, antica di 800 anni, ma sempre efficace nelle sue concisione e musicalità, consiste sostanzialmente di 14 endecasillabi suddivisi in due strofe da quattro (quartine, con rime che si ripetono quattro volte) e due strofe da tre (terzine, con rime il più delle volte triple). La sua lettura impegna meno di un minuto (quanto un servizio di telegiornale) ed ha un numero di caratteri molto simile ai 280 ammessi da X (ex Twitter): misure adatte, quindi, anche alla ridotta attenzione che si è ormai disposti a prestare ai contenuti della comunicazione, con il valore aggiunto di un incedere ritmato e coinvolgente.
Il primo Sonetto che presentiamo, "Ottobre", è proprio di Giovanni Zamponi seguito da una breve descrizione/spiegazione dello stesso autore. In questo Sonetto, la similitudine dell'Autunno, stagione dell'anno, all'autunno della vita, in cui, in un attimo, si coglie e si ravviva il senso stesso della propria esistenza, con richiami alla letteratura dantesca e leopardiana, pone, per noi, questa composizione tra le più belle e significative nel panorama della letteratura italiana contemporanea; e pensiamo che sia davvero il miglior inizio per questa nuova Rubrica dedicata al Sonetto, forma d'Arte poetica antica e moderna insieme, ben radicata nella nostra Cultura e nella nostra tradizione.
Buona lettura.
OTTOBRE
Anni passati miei, anni appassiti,
ceduti a questo prato come foglie
brune d’autunno, teneri assopiti
vaghi pensieri e mie preziose spoglie.
Frusciano sotto i passi antiche voglie,
fremiti di silenzi indefiniti
che questo giorno arcani mi raccoglie
di primo ottobre e di ricordi arditi.
Soave un vento muove le più lievi
nuvole di celeste iridescenti
tenui e fuggenti come sogni brevi
e meriggianti cave ombre lucenti.
Beata consonanza cognitiva,
quello che fu non è, ma par che viva!
Schema: ABAB BABA CDC DEE
In condizioni particolari, che favoriscono intimità e introspezione, la memoria non solo fotografa il passato, ma lo chiama, lo rimette in gioco: vivo, attivo, attuale. Bastano talora, perché ciò accada, un cambio di stagione sullo sfondo dell’autunno della vita, il mormorio del vento, la quiete di un giorno di silenzi indefiniti, le foglie fruscianti delle aiuole, un luogo dimenticato da tempo e ritrovato, la nostalgia di un futuro che sta tramontando… E se tutto questo si accorda in singolare armonia, la consonanza tra ricordi e attualità risuona come un’eco di lontana speranza. (Giovanni Zamponi)