"Nuovi percorsi sportivi per le pari opportunità", importante convegno a Fermo

Il ministro Elena Bonetti
FERMO - Organizzato dall'ASD Il Tempio di Bellona di Fermo, si terrà sabato 13 novembre, alle ore 16.00, al Teatro dell'Aquila un importante convegno dal titolo "AllenaMENTI alla parità di genere" che si pone l'obiettivo di coniugare nuovi percorsi sportivi con il tema delle pari opportunità.
L'incontro vedrà le prestigiose presenze e gli interventi di Elena Bonetti, Ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità, di Valentina Vezzali, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport e Lucia Annibali, onorevole della Camera dei Deputati.
Dopo i saluti delle autorità e l'introduzione degli Assessori allo Sport e alle Politiche Culturali e alle Pari Opportunità del Comune di Fermo, che patrocina l'evento insieme allo CSEN nazionale, rispettivamente Alberto Scarfini e Micol Lanzidei, si entrerà nel merito del convegno, moderato dal giornalista Paolo Paoletti, che vuole porre l’attenzione sul contributo che il mondo dello sport può fornire attraverso la diffusione sul territorio di percorsi sportivi con connotazione sociale ed educativa, che possano da un lato sostenere le donne in un processo di scoperta e potenziamento delle proprie risorse, dall’altro educare bambini e ragazzi al rispetto e alla valorizzazione di sé e dell’altro.
In programma anche gli interventi di Catia Ferrantini, Presidente ASD Il Tempio di Bellona, sul tema “Donna altra Difesa” e “Yoseidò”: nuovi percorsi sportivi lungo la strada per le pari opportunità, di Ugo Spicocchi, Consigliere Regionale CONI Marche, sulla fusione delle competenze e l’efficacia tecnica di un intervento integrato e di Francesco Proietti , Presidente Nazionale Centro Sportivo Educativo Nazionale, sull'argomento CSEN – Metodo “Donna altra Difesa” caratteristiche e innovatività del progetto sportivo.
Il contributo di riflessione che vuole dare questo momento convegnistico è quello su cui lavora da anni “Il Tempio di Bellona ASD APS”, associazione sportiva nata nel 2017 da un’idea del Maestro di Kick Boxing e difesa personale Fabio Cucco e della dott.ssa Francesca Pieragostini, che - spinti dal desiderio di realizzare corsi di difesa dove l’attività sportiva e quella dedicata al benessere psicologico fossero profondamente integrati in un unico Percorso e curati da professionisti esperti - hanno pensato di coinvolgere nel loro progetto la psicologa dott.ssa Catia Ferrantini e l’Istruttore di Medicina Tradizionale Cinese Oriano Pasquini, nonché gli altri soci fondatori il dott. Fabrizio Giostra e il dott. Marco Rocchetti.
L’Associazione – che prende il nome dalla Dea della lungimiranza, della strategia e della visione globale - si è dedicata sin dall’anno di fondazione all’ organizzazione di eventi e di Percorsi sportivi, in particolare: “Donna altra Difesa” e “Yoseido’ ”. Entrambi i Percorsi - il primo rivolto al benessere psicofisico e alla difesa femminile, il secondo ad un’attività sportiva-educativa per giovani ragazzi - si caratterizzano per valorizzare lo sport come veicolo d’inclusione sociale ed empowerment femminile e come strumento di costruzione, sin da giovanissimi, della cultura della parità e del rispetto.
Per questo carattere innovativo e per la forte impronta sociale, nel 2020 “Donna altra Difesa” è stato riconosciuto Sistema Nazionale di difesa personale femminile dal Centro Sportivo Educativo Nazionale (CSEN riconosciuto CONI) e, nello stesso anno, l’Associazione è stata inserita nella Rete Territoriale Locale Antiviolenza della Provincia di Fermo.
La positiva esperienza vissuta in questi anni ha spinto Il Tempio di Bellona ASD APS a condividere con le Istituzioni e gli Enti preposti una riflessione sull’utilità del contributo che il mondo sportivo può fornire nell’area della prevenzione alla violenza di genere, attraverso la diffusione sul territorio regionale e nazionale di tali Percorsi con connotazione sociale ed educativa.
"Le istituzioni italiane - scrive il Tempio di Bellona ASD nella presentazione - negli ultimi anni hanno dedicato una sempre maggiore attenzione al tema del superamento delle disparità di genere attraverso una serie d’interventi normativi finalizzati all’ equiparazione dei diritti. Importanti misure di contrasto alla violenza contro le donne sono state adottate perseguendo da un lato la prevenzione dei reati e la punizione dei colpevoli, dall’altro la protezione e il sostegno delle vittime nel processo di ricostruzione della propria vita. Tuttavia, la violenza sulle donne non è un’emergenza ma un fatto culturale, pertanto al di là del confine che le leggi possono segnare o delle condizioni di parità che il diritto può riconoscere, è importante lavorare sulla prevenzione accompagnando le donne in un processo che vada oltre la “eterodeterminazione” per sostanziarsi in una vera e propria autodeterminazione ed educare i ragazzi, sin da giovanissimi, al rispetto ed alla valorizzazione delle peculiarità individuali".
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