MARCHE - Uniti dallo slogan “Non vogliamo una vita di opportunità negate!” si è tenuta lunedì mattina 14 ottobre, sul piazzale di palazzo Leopardi della Regione Marche ad Ancona, la manifestazione indetta dal coordinamento marchigiano “Insieme per la vita indipendente” con la partecipazione di più di cento persone. È la prima azione del coordinamento di protesta e di azione, formato da una rete di trentotto realtà, tra associazioni, comitati e singoli attivi per il diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità. L’iniziativa nasce con il coordinamento di Avi Marche, aps che opera dal 2019 per promuovere, sostenere e attuare, a tutti i livelli, le iniziative necessarie per ottenere riconoscimento e esigibilità del diritto alla vita indipendente.
“Siamo venuti con quattro precise richieste: aumento dei budget per destinati all’assunzione degli assistenti personali, rivalutazione dei progetti vecchi di sei anni, scelta di una nuova scala dei bisogno delle persone con disabilità, riapertura del bando per fare entrare nel progetto 150 persona” – spiega Angelo Larocca, presidente di Avi Marche, associazione per la Vita indipendente delle persone con disabilità nelle Marche che ha dato il via al coordinamento di protesta. Durante l’incontro, è intervenuto nel piazzale anche l’ assessore alla Sanità Saltamartini, impegnato nel Consiglio della Regine Marche che si stava tenendo in contemporanea. “L’assessore ci ha dato risposte solo parziali e non chiare, ci ha ripetuto posizioni che già ci aveva espresso – spiega Angelo Larocca - Ha parlato di aumento delle risorse, ma queste sono sicuramente insufficienti e non ha stabilito nessuna priorità di intervento. Tutte le nostre quattro richieste però sono priorità e non verranno di certe accolte con le briciole di finanziamento che ci sono state predisposte. Se non verremo ascoltati, torneremo a nuova manifestazione”. E poi intervenuto nel sit-in anche il presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini, spiegando che l’incontro con il Coordinamento “Insieme per la vita indipendente” sarà calendarizzato in settimana. “Attendendo questa conferma, la mobilitazione resta sempre attiva”, commentano gli organizzatori.
“La vita indipendente è importante, poiché migliora notevolmente la qualità dell’assistenza e della vita di noi, persone con disabilità: grazie ad essa possiamo decidere come, dove e con chi vivere. Nella nostra Regione c’è stata una progressiva evoluzione in questo settore: oggi abbiamo una Legge Regionale con un fondo stabile di 4.300.000 €, che finanzia 401 progetti di vita indipendente. Tuttavia da due anni a questa parte, c’è stato un rallentamento nei progressi e riscontriamo necessità urgenti e nonostante le ripetute richieste avanzate nei mesi scorsi, la Regione non ha ancora risposto con azioni concrete - aggiungono i rappresentanti del coordinamento - Le attuali mancanze si traducono in una tragica realtà che noi, persone con disabilità, viviamo quotidianamente sulla nostra pelle: un’assistenza inadeguata che non ci permette di poter lavorare, studiare, avere una vita familiare e sentimentale soddisfacente, fare sport, godere di un tempo libero di qualità, vivere inclusi nella comunità e partecipare attivamente alla vita sociale e politica. L’assistenza inadeguata ci costringe a vivere una vita di opportunità negate!”
E ancora, spiegano: “Lo scorso 17 settembre, l’associazione AVI Marche ha avuto un incontro in Regione, durante il quale Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali ha dato alcune risposte sul tema, poi precisate in una Pec dello scorso 23 settembre. Nella Pec si dice che l’attuale fondo per la Legge Regionale sulla Vita Indipendente verrà incrementato di un milione di euro nell’anno 2025 e di un ulteriore milione nel 2026; nella lettera non c’è scritto come verranno utilizzate, di preciso, queste risorse aggiuntive. La Pec dice inoltre che verrà al più presto scelta una nuova scala di valutazione dei bisogni assistenziali.
Infine, nel corso del 2025 verrà riaperto il bando Regionale, per accogliere nuove domande. In merito alle richieste di aumento dei budget e di rivalutazione dei progetti, si dice genericamente che verranno presto aggiornati i budget individuali.
Tale affermazione è poco chiara: verranno aggiornati i budget massimi dei 4 livelli assistenziali? Ai valori che prendono in considerazione solo gli aumenti dei costi orari degli assistenti? Oppure a valori più adeguati agli effettivi bisogni delle persone?
Di rivalutazione dei progetti, nella Pec non se ne parla affatto!
Poiché le risposte alle nostre richieste non sono chiare e soddisfacenti, l’Associazione ha immediatamente risposto con una richiesta di chiarimento.
Non avendo ricevuto alcuna risposta, l’AVI Marche ha coinvolto le associazioni che avevano aderito alla manifestazione poi annullata, ed anche altre associazioni marchigiane, comitati e persone che vogliono sostenere il diritto alla Vita Indipendente: c’è stata un’ottima risposta poiché la Vita Indipendente riguarda tutte le persone marchigiane con disabilità”.
Dinnanzi dunque ai mancati chiarimenti richiesti da AVI su alcuni punti prospettati, si è deciso di coinvolgere le altre associazioni che aderiscono alla protesta nel coordinamento “Insieme per la Vita Indipendente”, ad oggi composto da trentotto realtà: AVI Marche, UNMS Marche, UILDM Ancona, AISM Fermo, AISM Marche, AISM Ascoli, Fondazione Paladini, Arcigay Comunitas Ancona, ASBI Marche, Associazione “Piattaforma Solidale”, UICI Pesaro Urbino, UICI Ancona, ANIEP Ancona, ANIEP Ascoli Piceno, ANMIC Macerata, ANMIC Ascoli, ANMIC Pesaro, ANMIC Marche, AIAS Pesaro, ANVCG Marche, ANFFAS Marche, La Crisalide Associazione Famiglie di Disabili, AIPD San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno, ANGSA Marche, Comitato “Salviamo la Sanità Pubblica Marche”, Cooperativa Sociale “Il Piccolo Principe”, Fondazione Carovana di Ancona, Cooperativa “Centro Papa Giovanni XXIII” Ancona, APM, AISA Marche, Elena Paolini, Maria Chiara Paolini, Alessia Di Girolamo, Michele Cesari, Francesco Gitto, Pietro Tassi, Cristiano Vittori, Claudio Pierini.