PORTO SAN GIORGIO - Venerdì 13 dicembre, l'Associazione Condividere ODV ha organizzato a Porto San Giorgio, al Teatro della parrocchia di Gesù Redentore, alle ore 21,15, un incontro dal titolo è: “Il dono di un'amicizia che genera: storie dell'altro mondo”. Ne parlerà Rosetta Brambilla, una donna lombarda, originaria di Bernareggio, che da giovane, con un grande afflato missionario, nel 1967 prese la via del Brasile, destinazione Belo Horizonte, scegliendo di stare con i più poveri e diseredati abitanti delle favelas. Le stesse favelas, gli stessi poveri, gli stessi diseredati che sono stati la passione missionaria di don Luigi Valentini, originario di Porto San Giorgio, insignito nel 2019, un anno prima della sua morte, del riconoscimento di Sangiorgese dell'anno. Nel 2016, Valentini aveva ricevuto la Cittadinanza onoraria della megalopoli di San Paolo del Brasile. E proprio il Brasile è stato il punto d'unione con la Brambilla. Entrambi hanno collaborato per tanti anni portando una luce di speranza in un mondo di violenza, sopraffazione, droga, povertà. Oggi, mons. Valentini non c'è più, ma le sue opere in Brasile esistono e crescono sostenute anche dall'Associazione Condividere. Rosetta Brambilla è ancora all'opera, e s'impegna in quelle scuole e in quei laboratori che sono una prospettiva diversa, se non l'unica, per tanti bambini, adolescenti, donne. E venerdì, a Porto San Giorgio, e la scelta non è casuale, Rosetta racconterà il suo impegno attuale e quello che ha svolto insieme al suo amico padre Gigio, come in Brasile chiamavano mons. Valentini. Stupita lei, stupito lui della Provvidenza che fa le cose servendosi delle braccia e del cervello delle persone.
«Uno ha quello che dona» ripeteva spesso don Luigi. «Uno ha quello che dona» è la convinzione della “giovane” Brambilla che, arrivata in Brasile, comprese subito «che occorreva operare a partire dai bambini perché, accolti ed amati, dessero inizio ad un cambiamento della loro famiglia e quindi del loro quartiere». Una rivoluzione pacifica!