Studiare all’università ha un costo che può diventare anche abbastanza pesante da affrontare, ma ci sono delle soluzioni utili per le famiglie che vogliono garantire un buon livello di istruzione ai propri figli. Vediamo più nello specifico quanto si spende in media per studiare all’università ogni anno e in che modo è possibile ammortizzare i costi.
I costi annui dell’università
Secondo una recente indagine condotta a livello europeo, la spesa media annua per l’iscrizione alle università risulta essere pari a 1.400 euro, ma in certi casi si possono sforare anche i 3.000 euro. Nel nostro Paese, in particolare, il costo medio oscilla tra i 1.200 e i 1.800 euro nelle regioni del Nord; le università del Sud risultano essere invece più economiche, con medie che si aggirano intorno ai 700-800 euro annui. Analizzando i dati degli altri Paesi UE, si può notare che in Germania, Spagna e Francia le tasse sono sensibilmente minori: qui, infatti, l’università costa tra i 200 e i 1.000 euro all’anno. Nel Regno Unito, invece, la spesa media supera i 3.000 euro, ma è possibile avvalersi dei cosiddetti prestiti d’onore, un tipo di finanziamento pensato appositamente per gli studenti. Questo tipo di prestito non è previsto in Italia, ma le famiglie possono comunque sfruttare alcune soluzioni utili per coprire parzialmente o totalmente questa spesa: si può infatti richiedere un prestito personale per affrontare le spese legate alla formazione, così da poter disporre di una somma adeguata per non avere problemi di tipo finanziario negli anni dell’università. In questo caso il web è di grande aiuto, considerando che si può fare una simulazione di un piccolo prestito direttamente online, sul sito di Younited Credit ad esempio. In questo modo ci si potrà rendere conto dell’ammontare delle rate e di tutti gli altri elementi utili per valutare la possibilità di avvalersi di uno strumento di questo tipo.
Le detrazioni previste per gli studenti
Oltre al micro prestito ci sono altre opzioni che possono andare incontro alle famiglie e agli studenti che desiderano iscriversi all’università, e che partono da condizioni economiche svantaggiate. In tal caso si fa riferimento alla possibilità di sfruttare le detrazioni previste per le spese universitarie statali e private. Nello specifico, queste facilitazioni consentono di detrarre il 19% delle spese affrontate per l’iscrizione l’anno precedente, e possono essere scaricate grazie al modulo 730. Non ci sono tetti di spesa per quanto riguarda le cifre relative alle iscrizioni presso le università statali, ma il discorso cambia se si parla delle iscrizioni alle università private. In queste circostanze, infatti, è previsto un limite di spesa che può comunque cambiare in base al settore, ed è per questo motivo che si consiglia di consultare nel dettaglio il decreto pubblicato dal MIUR. Il trattamento fiscale agevolato riguarderà, fra le altre cose, anche le iscrizioni ai corsi post laurea e alla specializzazione, il che rappresenta un’altra ottima notizia per chi non può permettersi di coprire la totalità di questi costi. In sintesi, lo stato italiano cerca di andare incontro alle famiglie economicamente disagiate, e queste detrazioni sulle spese di iscrizione all’università rientrano appunto nelle suddette strategie.
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