Studenti VS lingua inglese: il 25% non raggiunge il livello B1

Secondo i risultati del recente Rapporto Invalsi presentato alla Camera dei Deputati, la conoscenza della lingua inglese nel nostro Paese è alquanto preoccupante, in particolar modo per quanto riguarda gli studenti. Solo il 35% di essi ha una padronanza della lingua tale da comprendere tutto ciò che ascolta e la metà (51,8%) riesce a superare la prova di lettura. Il livello B1 viene raggiunto infine solo dal 25% del campione.

Si tratta di un problema che tocca tutta l’Italia, ma il Sud sembra esserne maggiormente colpito: qui infatti soltanto il 20% arriva al B1. Molto preoccupante la situazione nello specifico di Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, mentre gli studenti che ottengono risultati migliori nella lingua inglese si trovano nel Nord Italia, con il Veneto capolista (dove solo il 10,9% dei ragazzi non raggiunge il livello B1).

Le radici del problema

Come mai l’Italia è così indietro dal punto di vista dell’apprendimento scolastico della lingua inglese? Sono varie le cause che stanno alla base di questo problema, e il più delle volte ci si trova davanti a ostacoli di tipo culturale, legati all’approccio molto approssimativo e superficiale a questa materia. L’idea comune è infatti che le lingue straniere non meritino chissà quale approfondimento e che sia sufficiente memorizzare le nozioni di base per riuscire a comunicare e “farsi capire”, quelle che possono tornare utili per cavarsela nelle situazioni quotidiane più semplici, come una breve vacanza all’estero ad esempio.
Un altro fattore che influisce negativamente in questo senso è il
crescente uso di inglesismi più o meno corretti, che secondo alcuni sono sufficienti per comunicare in lingua. Dal brainstorming alla call, passando per scheduling, meeting e smart working, sono davvero tante le parole entrate ormai nel nostro dizionario quotidiano (soprattutto in ambito professionale), che molte volte danno luogo a neologismi poco corretti dal punto di vista grammaticale, ma che comunque illudono molti italiani in quanto a conoscenza approfondita della lingua inglese.

I metodi utili ed efficaci per imparare l’inglese

Una volta messi da parte i libri di scuola, a molte persone risulta davvero complicato tornare a studiare e a fare esercizi come in passato, e spesso gli scarsi risultati data dalla bassa motivazione non portano a una soddisfazione tale da continuare a farlo, non ripagando gli sforzi. Le alternative, però, sono numerose: sono infatti davvero tante le opportunità a disposizione di tutti, soprattutto se ci si affida al mondo di internet per lavorare da autodidatti sulla propria conoscenza dell’inglese. Come imparare l'inglese da soli e senza troppi sforzi? Un’opzione è data dai corsi online personalizzati come quelli proposti da Babbel, ad esempio, che consentono di partire da qualsiasi livello e apprendere la lingua in maniera efficace e rapida. Anche YouTube offre diversi contenuti video utili, anche se meno strutturati di un corso vero e proprio.
Chi ha intenzione di raggiungere una padronanza linguistica davvero elevata deve poi impegnarsi su quattro differenti aree: lettura, scrittura, ascolto e produzione orale. Per quanto riguarda la lettura, sul web si può trovare davvero di tutto: dagli ebook alle riviste di settore in lingua, arrivando ai fumetti o ai quotidiani da leggere comodamente dal pc o dallo smartphone, c’è l’imbarazzo della scelta; com’è ovvio, all’inizio sarà complicato riuscire a capire tutto, ma basta munirsi di pazienza e cercare volta per volta il significato di termini ed espressioni particolari per avere sempre maggiore dimestichezza. Riguardo alla scrittura, grazie alle app di tandem e chat trovare qualche madrelingua disposto a scambiare due chiacchiere in amicizia non sarà certo un problema, e cercare di farsi capire scrivendo giorno per giorno sarà un buon modo per allenarsi. Per migliorare la comprensione è poi importante abituare l’orecchio ai suoni della lingua d’interesse; il modo più semplice per farlo è ascoltare podcast e canzoni in inglese (sforzandosi di capire le parole, magari aiutandosi con il testo) e guardare film e serie tv in lingua originale (con il supporto dei sottotitoli). La produzione orale è la parte più difficile, ma mai farsi prendere dallo sconforto, perché sbagliare è inevitabile ma anche necessario per l’apprendimento efficace.

Le serie tv per imparare l’inglese

Le serie tv, come detto, possono dare una grossa mano nell’apprendimento dell’inglese, ma almeno in fase iniziale è meglio sceglierne alcune di facile comprensione e che presentino un lessico molto colloquiale. Tra le più consigliate ci sono Friends, The Office e Game of Thrones, ma la scelta dipenderà anche dal proprio livello attuale: nel caso in cui ci si stia approcciando da poco alla lingua, sarà infatti consigliabile optare per delle serie meno impegnative dal punto di vista comunicativo. Se per quanto riguarda le espressioni gergali o i giochi di parole ci sarà inevitabilmente qualche difficoltà, almeno nelle prime settimane, contenuti di questo tipo risultano davvero di grande aiuto per chi vuole fare qualche passo in più verso una comprensione più strutturata e fluida della lingua, in quanto danno l’occasione di “assorbire” modi di dire introvabili nei manuali di grammatica e certamente più vicini al loro uso quotidiano da parte dei madrelingua.

Ultima modifica il Martedì, 18 Agosto 2020 18:29

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