Rivoluzione Amandola: i servizi della scuola diventano digitali

AMANDOLA - Adolfo Marinangeli, primo cittadino di Amandola, l'ha definita una “rivoluzione copernicana”. Ma quella che, di primo acchito, potrebbe sembrare un'esagerazione, nasconde invece una scelta ben definitiva: portare sul web tutte le attività del Comune ed i relativi servizi alla cittadinanza.

“Noi l'abbiamo chiamata, e non da oggi, Amandola 4.0 - commenta il sindaco -. E abbiamo iniziato togliendo un grande problema ai cittadini: quello di andare ogni volta in Comune per i buoni mensa dei propri figli. Invece, da adesso, possono richiederli direttamente da computer o telefonino, facendo anche domanda per il trasporto scuolabus”.

Si parte, quindi, da questi importanti servizi, che fanno muovere tantissime persone. “Riguardano quasi 200 bambini, quindi almeno 180 famiglie che hanno queste incombenze quasi mensili. Certo, all'inizio ci saranno alcuni disagi, ma poi sarà tutto semplice”.

A seguire sarà la volta di Anagrafe, stati di famiglia, di quel vastissimo mondo che è l'edilizia (tra oneri, diritti di segreteria e molto altro ancora). “Sfrutteremo la rete anche per comunicazioni su eventuali emergenze o per disposizioni sulle scuole”.

Un cambio di rotta che comporterà dei significativi risparmi in termini di lavoro del personale, di carta non consumata e anche per le famiglie, non più costrette a prendere permessi dal lavoro o a fare file agli sportelli. “Aumenterà l'efficienza dei servizi, che sarà massima” aggiunge Marinangeli.

Ma questa efficienza passa, obbligatoriamente, per una rete infrastrutturale capace di garantire una buona connessione a tutti, specie in un Comune montano. “Grazie alla Telecom, che sta mettendo la fibra ottica in città, entro gennaio avremo già un segnale aumentato fino a 200 megabit. Poi c'è il lavoro di Open Fiber, che ha oramai finito la stesura della rete principale e sta entrando nei nuclei, lavorando per circa 40-50 utenze per volta. Da qui alla primavera, quindi, il sistema di connessione ci darà l'opportunità di fare tante altre cose”.

Altro passaggio cruciale è quello dell'informazione alla stessa cittadinanza. “Oltre ai media e alla stampa locale, che ringraziamo, in tempi non sospetti abbiamo fatto campagne promozionali per la newsletter, abbiamo attivato chat su WhatsApp, ma in questo caso fatemi rimarcare il grande lavoro dei rappresentanti di classe, ai quali abbiamo fatto un corso di formazione su come approcciare all'iscrizione online. Ad oggi abbiamo già 28 famiglie registrate, un ottimo punto di partenza”.

Andrea Braconi

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