"Sistema sanitario: troppe le carenze". La denuncia del Segretario CGIL Fermo De Grazia

Alessandro De Grazia

FERMANO - "La pandemia da coronavirus, continua a mordere forte, i bollettini quotidiani mostrano impietosamente, seppur con qualche segnale positivo, un andamento ancora grave sia in termini di morti che di casi di positività al Covid-19. La vera speranza vine dalla ricerca scientifica che, grazie ai vaccini, dalla prossima primavera ci potrà pian piano fare uscire da questo incubo".

Alessandro De Grazia, Segretario della CGIL Fermo, analizza la situazione.

"Bisognerà essere cauti e responsabili finché non ci sarà una larga copertura della popolazione sottoposta alla vaccinazione, per riportare i dati dei contagi e delle morti a valori migliori e, nel contempo, scongiurare l’arrivo di una terza ondata. Tanti, troppi, i morti anche in ambiente lavorativo dall’inizio della pandemia, la maggior parte di loro operatori sanitari, medici ed infermieri in primis che, nel disperato tentativo di salvare le vite dei nostri cari, hanno messo a rischio la loro incolumità e tanti di loro non ce l’hanno fatta. La pandemia, nel fare emergere in tutta la sua drammaticità la fragilità del sistema sanitario Italiano, ha certificato la necessità di investire importanti risorse per finanziare la sanità pubblica investendo prima di tutto sul personale. Sono troppe infatti le carenze di personale che da anni denunciamo, non solo del personale medico e paramedico, ma anche dei servizi di prevenzione negli ambienti lavorativi Psal dell’AV4.

Necessario e non più rimandabile un cambio di rotta, la Regione Marche intervenga subito si rischia il collasso di un sistema in prima linea per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, già in difficoltà prima della pandemia, immaginiamo ora quali difficoltà stanno vivendo nel dover gestire, oltre all’ordinario, la vigilanza e la prevenzione alla luce dei protocolli nazionali Covid, sui quali gli Psal hanno dirette competenze e responsabilità. L’appello quindi al Presidente Acquaroli ed alla giunta regionale, per rivedere la percentuale di spesa del bilancio che nelle Marche viene dedicata alla prevenzione, tra le più basse a livello nazionale e piuttosto lontana, non solo dall’obiettivo del 5% del totale di spesa sanitaria complessiva, ma anche dal dato medio nazionale che è del 4,4%. Ciò significa che per arrivare a sostenere la percentuale di spesa media nazionale, le Marche dovrebbero spendere almeno 27 milioni di euro annui in più rispetto a quelli attuali.

I temi della prevenzione e salute sicurezza sul lavoro, tornano drammaticamente alla ribalta e sulle cronache locali, quando si verifica un infortunio grave o una morte sul lavoro ma, per la Cgil, la dignità di chi lavora passa attraverso il rispetto delle normative di legge , dei contratti , il giusto salario e la certezza di lavorare in sicurezza SEMPRE!

"La salute e sicurezza sul lavoro e la prevenzione di infortuni e malattie professionali devono diventare una priorità per le Marche. - conclude De Grazia - E’ necessario incrementare gli organici dedicati alle attività di vigilanza di tutti gli Enti a ciò deputati, dal servizio Psal , all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, all’Inail, per intensificare i controlli e aumentare il numero delle aziende e dei cantieri ispezionati e soprattutto, serve un impegno e investimenti adeguati a garantire prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, perché dietro i freddi dati degli infortuni ci sono donne e uomini che lavorano per vivere con dignità".

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