Radiodiagnostica, numeri attuali e nuovi obiettivi di un reparto nevralgico per la sanità fermana

FERMANO - "La diagnostica per immagini in questi ultimi anni è cambiata radicalmente, sia per l'adeguamento alle nuove tecnologie sia per le nuove esigenze dell'utenza. L'Intelligenza Artificiale è entrata in maniera importante in quest'ambito specialistico e noi ci siamo fatti trovare pronti". Sono le parole del direttore generale Ast Fermo, Roberto Grinta che ha presentato alla stampa la Uoc di Radiodiagnostica insieme al direttore del reparto, dr. Gianluca Valeri, al direttore dell'area tecnico-diagnostica, dr. Matteo Diamanti, le funzioni organizzative e il personale del reparto. Prima di cedere la parola a Valeri, il dg ha ricordato la preziosa vicinanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo facendo riferimento, in questo caso, alla donazione di un mammografo hi-tech.

"Il direttore Grinta ci supporta e ci stimola ogni giorno" esordisce Valeri. Le attività del suo reparto sono le più disparate: dalla senologia (mammografia di screening e clinica, eco al seno, risonanza magnetica del seno e biopsie), ecografie in tutto il corpo, Moc (mineralometria ossea computerizzata), radiografie, Tac e Risonanze magnetiche, tutte anche con mezzo di contrasto.

"La giunta regionale sta lavorando per rendere la sanità più efficiente, tecnologicamente all'avanguardia e più vicina ai cittadini marchigiani - fa sapere, al riguardo, il vicepresidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - Dal nostro insediamento stiamo investendo molto in nuovi macchinari e tecnologie che possano permettere ai medici di disporre delle attrezzature migliori per garantire ai cittadini i trattamenti di cui hanno bisogno. Strumentazioni che permetto al personale di esprimere al meglio la propria professionalità e competenza. Stiamo rilanciando la sanità di tutto il territorio fermano e lavoriamo al nuovo Ospedale di Amandola, un cambio di passo dopo anni di depotenziamento dei servizi nell'entroterra".

"Tra le novità - spiega il direttore della Uoc - abbiamo iniziato le Tac cardiache con stress farmacologico che possono sostituire la scintigrafia miocardica. Importante ricordare anche la Risonanza Magnetica della prostata multiparametrica". Alcuni dati: nel 2023, nelle 7 sedi dell'Ast in cui è presente la Radiologia, sono stati eseguiti 170mila esami (87mila radiografie, 31mila ecografie, 25mila Tac, 14mila mammografie (di cui metà in screening), 9.500 risonanze e 3.500 Moc. Il personale del reparto si compone di 19 medici (incluso il direttore), 37 tecnici di radiologia (comprese le 3 funzioni organizzative), 11 infermieri (compresa la funzione organizzativa), 6 unità del personale ausiliario socio-assistenziale addetto ai trasporti dei pazienti, 15 unità di personale di segreteria.

"La Radiologia è emblema della medicina moderna che è multidisciplinare essendo al centro di tutti i percorsi diagnostici e terapeutici sia in ospedale che nelle strutture territoriali. Tutto il personale - aggiunge Valeri - lavora in sinergia con al centro il benessere del paziente. Nel nostro futuro c'è l'apertura dell'ospedale di Amandola dove avremo una nuova Tac a 128 strati, un nuovo ecografo, tornerà la mammografia. Ci saranno due apparecchiature radiologiche nuove e la Risonanza magnetica open. All'ospedale di Campiglione avremo due Risonanze magnetiche nuove, 3 Tac di cui una nuova, gli apparecchi Rx ed Eco attuali, e anche un mammografo nuovo con tomosintesi e possibilità di seguire stereotassi (prelievi sotto guida mammografica e anche mammografia con mezzo di contrasto)". Valeri ha anche ricordato che "collaboriamo con la Cardiologia per l'Emodinamica e con la sala operatoria. A breve inizieremo anche la radiologia interventistica body mentre nella sede di Porto San Giorgio a settembre verrà installato un mammografo nuovo con tomosintesi che sostituisce l'attuale. Continueremo, ovviamente, ad utilizzare l'Intelligenza Artificiale seguendone gli sviluppi e i software".

“Il nuovo ruolo del medico radiologo sarà quello di parlare di più col paziente – l’ultima battuta del Dr. Valeri -. Soprattutto nei casi di tac e risonanza per pazienti, ad esempio oncologici, dobbiamo migliorare la comunicazione. Cosiccome va rafforzata la comunicazione tra radiologi, radiologi e colleghi. In sostanza dobbiamo avere più tempo per parlare col paziente e per discutere con i colleghi nelle riunioni multidisciplinari. E’ finita l’epoca del grande chirurgo che decide da solo, ora si decide in gruppo”.

Per l'area tecnico-sanitaria, oltre al direttore dr. Matteo Diamanti, erano presenti la dr.ssa Daniela Scarponi, funzione organizzativa Area Tecnica, il dr. Daniel Omar Marchesi, funzione organizzativa Uoc Radiodiagnostica, il dr. Matteo Fioravanti, funzione organizzativa Uoc Radiodiagnostica - sedi territoriali. Per l'area infermieristico-ostetrica la dr.ssa Angela Mattioli, funzione organizzativa Dipartimento dei Servizi.

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