Il Partito Democratico contro le dichiarazioni della Latini: “Basta con la disinformazione che mette a rischio la buona riuscita della campagna vaccinale”

MARCHE – “Ora basta davvero. Basta con le ambiguità, basta con le irresponsabili bugie, ma basta soprattutto con una disinformazione che, questa volta vogliamo essere estremamente chiari, mette a rischio la vita dei nostri concittadini. È tempo che il presidente Acquaroli inizi a comportarsi da presidente della Regione, invece di fare da megafono alla linea politica della Meloni, e prenda provvedimenti nei confronti dell’assessora Giorgia Latini, la quale, ormai completamente fuori controllo, continua a rappresentare nella giunta regionale la quinta colonna dei movimenti No Vax”.

Così il gruppo assembleare del Partito Democratico chiede al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli di prendere le distanze dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’assessora Giorgia Latini contro il Super Green Pass e a favore dei tamponi per i vaccinati.

“Mentre l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – attacca il gruppo dem – su pressione della struttura sanitaria cerca di spingere sulla terza dose, la Latini non perde occasione di propagandare ogni genere di assurdità, creando confusione tra i cittadini e intralciando l’efficacia della campagna vaccinale. L’ultima uscita sui tamponi ai vaccinati per denigrare le nuove norme sull’impiego del Green Pass rappresenta la classica goccia che fa traboccare il vaso. Basti dire che se a ispirare il governo nazionale fosse stato il suo pensiero, oggi avremmo solamente 16 milioni di vaccinati, ovvero gli over 60, anziché gli attuali 42”.

“Del resto – concludono i consiglieri del Pd – la cosa non ci sorprende più di tanto. Se la politica sanitaria regionale è guidata dall’unico presidente che in Conferenza Stato Regioni si è detto contrario all’introduzione del Super Green Pass, isolandosi perfino da tanti governatori di centrodestra invece favorevoli, e da un’assessora come la Latini, che anziché dare il buon esempio, come dovrebbe fare chiunque ricopra un incarico istituzionale, si trincera dietro il rispetto della privacy per non far conoscere se si è sottoposta a profilassi o no, i risultati non possono che essere questi: una regione con un numero di contagi in crescita e tra i più alti d’Italia. Tanta incoscienza, è bene che sia chiaro, rischiamo di pagarla tutti a caro prezzo con nuovi malati, nuovi lutti, ospedali sovraffollati e l’incombente rischio di ulteriori restrizioni per le attività economiche”.

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