Giornata mondiale della prematurità, il messaggio della dottoressa Luisa Pieragostini del Dipartimento materno infantile dell’ospedale Murri

FERMANO - Nel mondo 1 bambino su 10 nasce prematuro. Nelle Marche ogni anno più di 700 bambini nascono prima del termine di gravidanza. A fronte di un miglioramento progressivo dei tassi di sopravvivenza, i neonati pretermine sono gravati da un alto tasso di morbidità (esiti neuroevolutivi, respiratori, auxologici), e richiedono cure ospedaliere intensive e un attento follow-up post-dimissione.

"La Giornata mondiale della prematurità, che ricorre il 17 novembre, è un appuntamento annuale, celebrato a livello internazionale, con iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle nascite premature come da indicazione della Società italiana di neonatologia - scrive la dottoressa Luisa Pieragostini, direttore del reparto di Pediatria e Neonatologia dell'ospedale "Murri" di Fermo -. Molte città nel mondo e alcune anche in Italia, negli anni scorsi, in occasione della giornata, hanno illuminato i loro monumenti caratteristici con una luce viola, individuato come colore simbolo della prematurità".

"Mentre la UOC di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale di Fermo vuole “accendere una luce” su questa importante problematica il Comune di Fermo, concretamente, illuminerà di viola la statua del compatrono della città di Fermo, San Sabino - continua la dottoressa Pieragostini -. Da circa 10 anni il servizio di patologia neonatale del Murri si prende cura del neonato di media prematurità e del neonato critico che afferisce al nostro punto nascita. Negli anni la responsabile di tale servizio, dott.ssa Emanuela Lanfranchi, ha cercato di implementare le strumentazioni del piccolo reparto di patologia neonatale e soprattutto si è tenacemente occupata della formazione del team medico ed infermieristico, del Dipartimento materno-infantile, in merito alla stabilizzazione del neonato critico e del neonato prematuro. La dr.ssa Lanfranchi, istruttrice di rianimazione neonatale, ha organizzato corsi annuali nell’Area vasta 4, avvalendosi della preziosa collaborazione della dr.ssa Barbara Monti e della dr.ssa Laura Botticelli, entrambe anestesiste-rianimatrici dell’ospedale di Fermo, che con passione e competenza si sono unite alla neonatologa nella formazione".

Fondamentale è stato il supporto a tali iniziative del direttore della UOC di pediatria e neonatologia, dr.ssa Luisa Pieragostini, della dr.ssa Luisanna Cola, del reparto di anestesia e rianimazione, e del dr. Alberto Scartozzi, direttore del reparto di ostetricia e ginecologia.

"Nell’ambito della rete neonatologica, i centri periferici, cosiddetti “Spokes” necessitano della collaborazione e della sinergia di diversi professionisti: solo in questo modo possiamo garantire la migliore assistenza ai nostri piccoli pazienti. Tanti sono gli episodi che dimostrano che a Fermo questa collaborazione è una realtà, citiamo come esempio di sinergia anche con il 118 ed il Pronto soccorso la piccola B., nata nelle scorse settimane, che come una guerriera sta combattendo la sua battaglia", conclude la dottoressa Pieragostini.

Ultima modifica il Martedì, 17 Novembre 2020 11:21

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