FERMO - Inaugurato il 20 maggio il nuovo servizio Emodinamica nell’ambito dell’unità di Cardiologia dell’ospedale civile di Fermo. “Oggi apriamo ufficialmente la sala angiografica in cui fare attività di elettrofisiologia, emodinamica e radiologia interventistica che sarà disponibile a partire da giugno – dichiara il Commissario Straordinario dell’Ast di Fermo Roberto Grinta -. Da qui inizieremo a fare altre attività. L’emodinamica si occupa delle problematiche che riguardano il flusso del sangue nel cuore e all'interno del sistema vascolare, questo servizio è fondamentale per il Fermano, perché sono importanti i 90 minuti dal primo esito in cui si presenta la patologia dell'infarto del miocardo. In tal senso abbiamo creato una rete del centro sud delle Marche che lega Fermo con Macerata ed Ascoli, con un protocollo condiviso da tutti i professionisti per un prodotto che dà la massima sicurezza e qualità.
Lavoriamo sulla rete dunque, abbiamo i professionisti migliori sul mercato e tecnologie di alta qualità. A Fermo il percorso è virtuoso, prima è cresciuta la cardiologia di base e ora andiamo verso l'apice. Abbiamo la fiducia della cardiochirugia di Torrette che sta iniziando a inviarci clienti, segno della qualità del servizio che forniamo. Ripeto, lavorare in rete è complicato ma ci permette di migliorare efficienza ed efficacia. Al mio arrivo a Fermo la mortalità da infarto del miocardo era oltre il 14% , ora l'abbiamo portata al 7,8%. La strada è quella giusta”.
“Emodinamica fondamentale per Fermo e per il Fermano – spiega il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro -. Parliamo di una problematica da sempre presente nel tema cittadino. L’approccio del commissario Grinta e della Regione è stato ottimo, il percorso difficile ma affrontato caparbiamente e questo non è scontato. Siamo ad un punto di partenza, non di arrivo. Ora le risorse del personale devono essere oggetto di ulteriori aggiuntivi, non vanno sottratte da altri comparti. E’ questo un passo che mi sento di chiedere di conseguenza all'apertura di questo servizio”.
Maria Vittoria Paci, direttore dell’unità di Cardiologia del Murri spiega: “E’ stato fatto un percorso per la patologia cardiaca tempo dipendente da sfruttare al meglio. Questa è una patologia che non è principale nella cardiologia, rappresenta una fetta che si sta assottigliando negli anni grazie alla migliore prevenzione. E’ sulla prevenzione, appunto, che bisogna agire sempre più convintamente. E’ fondamentale lavorare sulla di comunicazione alla popolazione, sulla consapevolezza della patologia. Nel Fermano spesso la gente non si cura, arriva troppo tardi: campagne educative sono fondamentali perché curare più persone in fase acuta non è un risultato ma un fallimento. Prevenzione dunque, poi passiamo alla fase acuta, e qui è importante la rete che deve funzionare per lavorare in sinergia e in profondità. Mi spiego, andare da Amandola ad Ascoli o a Fermo deve essere la stessa cosa, quando serve deve funzionare la macchina del soccorso. Non pensiamo di avere ciascuno il meglio sotto casa, le competenze vanno acquisite con il tempo. Fermo cresce e vanno costruite le competenze: dovremo lavorare per una rete anche per l'infarto miocardico in cui sia il professionista a muoversi e a venire qui da noi in caso di necessità e non il paziente. Se arriva il paziente con sindrome coronarica acuta che non necessita di studio in 2 ore ma in 48, posso dare una risposta in assoluta sicurezza a Fermo: questo è l'obiettivo. Siamo in una parte di regione che storicamente ha riscontrato un vuoto di risposte e ha cercato altrove, ora dobbiamo dare queste risposte qui e noi ci siamo, il nostro paziente non sarà più costretto ad “emigrare”. Iniziamo con due sedute settimanali. Avere l'emodinamica a Fermo costituisce oltretutto una grande possibilità di crescita per i nostri ragazzi: poter vedere un esame di interventistica complessa porta cultura tra i nostri giovani; seguire il paziente con un servizio come emodinamica o elettrostimolazione, oltre a far sentire il paziente al sicuro, costituisce motivo di crescita e attrazione per giovani cardiologi”.
A gestire il nuovo servizio di emodinamica è stato chiamato il dottor Gabriele Gabrielli, direttore di emodinamica all’Inrca di Ancona, professionista con trenta anni di esperienza sul campo. A lui il compito di guidare il reparto fermano e di formare emodinamisti di ottimo livello. “Sarà un piacere lavorare a Fermo – le sue prime parole – la sala è perfettamente attrezzata”.
Con lui il dottor Salvatore Alborino, direttore di radiologia interventistica a Macerata. “Da giungo saremo operativi a Fermo – spiega -, realtà con la quale vantiamo da tempo rapporti consolidati. L’attività si concentrerà sui punti di forza dell'ospedale fermano: gastrologia, urologia e medicina generale. Stiamo costruendo protocolli con dispositivi da introdurre, lavoriamo su varie competenze con i professionisti di Fermo. Una curiosità: arrivai da Modena ad Ancona nel ‘97 ed iniziai all'epoca con il dottor Gabrielli, poi le strade si dividero. Oggi ci incontriamo di nuovo e sarà un piacere lavorare di nuovo insieme.”
Alessandro Sabbatini
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