Cesetti sollecita interventi urgenti per risolvere i gravi disservizi nei punti prelievi di Petritoli e Montegiorgio

FERMANO - Non passa settimana che la sanità fermana non faccia registrare nuove criticità. Da Petritoli e Montegiorgio arrivano segnalazioni riguardanti un drastico ridimensionamento dei servizi del punto prelievi. Segnalazioni che sono arrivate tramite alcuni utenti anche all’orecchio del consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, il quale ha presentato immediatamente due interrogazioni alla giunta Acquaroli per sollecitare provvedimenti urgenti volti a ripristinare quanto prima la piena funzionalità dei servizi.

A quanto è dato sapere, il Poliambulatorio di Petritoli, punto di riferimento strategico per la media Valdaso e non solo, eroga attualmente prestazioni per un massimo di 20 utenti giornalieri. Un vero e proprio depotenziamento che va a colpire le fasce più deboli della popolazione, specie anziani e persone con disabilità che non sempre sono in grado di spostarsi verso altri comuni.

Altro comune, altro disagio. All’ospedale di Montegiorgio, dove in media si eseguono circa 60 prelievi di sangue al giorno, da tempo si registrano code interminabili per ritirare gli esami del sangue a causa della riduzione dell’orario di apertura dello sportello per il ritiro dei referti. Anche in questo caso, a essere più colpite sono soprattutto gli anziani, che non avendo dimestichezza con le procedure on line si recano di persona a ritirare le risposte. Tra l’altro, per far fronte al taglio dell’orario, la consegna dei referti è stata affidata agli addetti del Cup che devono già occuparsi di accettazioni e pagamenti. Inevitabile, quindi, un pesante aggravio dei tempi di attesa per entrambi i servizi.

“Spero che gli atti da me presentati - afferma Cesetti - spingano la giunta regionale ad attivarsi subito per porre rimedio a questi disservizi che, oltre a essere già di per sé molto gravi, visto che dimostrano ulteriormente la scarsa attenzione della Regione Marche ai bisogni del fermano e in particolare delle aree interne, diventano addirittura odiosi se consideriamo che vanno a penalizzare principalmente le fasce più deboli della popolazione come gli anziani e le persone con disabilità, o chi è in difficoltà economiche e non può rivolgersi alle strutture private. Quando sostengo che, mese dopo mese, la giunta regionale sta demolendo il diritto universale alla salute, intendo esattamente ciò. E’ evidente, infatti, che questi ridimensionamenti, dovuti principalmente ai recenti tagli alla sanità approvati dalla giunta regionale, costringono un numero crescente di cittadini a rinunciare ai controlli e alle conseguenti cure”.

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