MARCHE - A poco più di un mese dall’insediamento, qual è lo stato d’animo del consigliere regionale Francesco Giacinti? Eletto lo scorso maggio nelle file del Partito Democratico, l’ex primo cittadino di Monte Urano è stato scelto per guidare la I Commissione Affari Istituzionali, Cultura, Istruzione, Programmazione e Bilancio.
“Il mio è uno stato d’animo positivo - spiega Giacinti - e, oltre ad essere soddisfatto del risultato elettorale, mi piace come sono partiti i lavori dell’Assemblea legislativa regionale. Cercherò di dare il massimo per svolgere al meglio questo incarico. Mi sto rendendo conto, però, che siamo in un momento storico, sia sociale che economico, molto complicato. Insomma, ci sarà da lavorare molto”.
Ci sarà da lavorare, soprattutto alla luce di una responsabilità importante come quella di presidente della I Commissione. “Si, è una presidenza importante, anche se tutte e quattro lo sono”. Diciamo che dal lavoro di questa Commissione dipende molto quello delle altre. “Sì, naturalmente è importante, perché tutto trova sintesi proprio nel bilancio, dove convergono idee e scelte politiche”.
Quanto peserà l’esperienza di sindaco per ben due mandati? “Spero di essere all’altezza della situazione e spero che la mia esperienza possa servire per raggiungere gli obiettivi prefissi”.
Il presidente Ceriscioli ha già avviato incontri con gli amministratori nei rispettivi territori: un segnale decisamente importante. “E’ stato un cavallo della sua, come della nostra, campagna elettorale: essere vicini ai cittadini e agli amministratori, per colmare questa distanza con la Regione. E lo sta facendo con determinazione.”
Il territorio fermano non vuole più promesse, ma fatti. Cosa può aspettarsi concretamente? “Sono un rappresentante di questo territorio, ma ovviamente guardo a tutta la Regione. Per me l’aspetto principale è quello di far sì che i fondi europei possano essere impiegati al meglio - lo dicevo già in campagna elettorale - per il nostro tessuto economico e sociale. Abbiamo subìto una crisi forte, io lo so bene perché vengo da Monte Urano, di professione sono anche un commercialista e quindi conosco la situazione. Abbiamo bisogno, per quello che la Regione può fare di sua competenza, di veicolare queste risorse in maniera tale che il territorio nelle sue varie specificità possa trarne benefici. E dobbiamo partire dal lavoro. Certo, tutto è importante, dalla sanità alla cultura, ma mi sento di dire che questo tema è cruciale”.
Il rapporto con gli amministratori locali: quanto sarà importante, anche alla luce dei tanti organismi rinnovati e della presenza di numerosi giovani? “Spero che questo avvicinamento che il presidente Ceriscioli sta portando avanti si muova su più livelli e diventi importante per cucire un rapporto più franco e ravvicinato, non solo da un punto di vista della considerazione ma che possa far tesoro di tutte le esperienze. Quindi, sì il bilancio è importante ma è un’espressione numerica di quello che politicamente vogliamo fare. Se vogliamo dare più importanza ad una cosa rispetto ad un’altra poi nel bilancio si vede”.
Certamente, dai numeri emerge la scelta. “E lì c’è la scelta politica, altrimenti i numeri possono essere aridi e freddi”.
Andrea Braconi
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