Successo per la festa del quarantennale della Cavalcata dell''Assunta al Teatro dell'Aquila

FERMO - Una festa nella festa. Non un momento autocelebrativo ma un momento di condivisione con la città di un evento che è della città. Un evento che è storia e cultura di una comunità che rievoca le sue origini ma per proiettarsi al futuro. E allora la comunità si è ritrovata ieri sera in un’agorà speciale, il motore culturale di Fermo, il Teatro dell’Aquila.
Dal palcoscenico suoni, voci, parole e ricordi non per fare nostalgia ma per dire che la Cavalcata dell’Assunta è Fermo, è nel suo dna, nel suo tessuto sociale, nelle sue vene storiche, artistiche, civili. La Cavalcata, in onore della sua patrona, ha saputo unire e unisce ancora generazioni e questa sua missione di evento che fa connessione è il cuore della motivazione con cui il Consiglio Comunale del 30 novembre scorso ha riconosciuto alla rievocazione l’alto valore culturale, sociale e civico.
Un suggello importante che guarda sempre più all’avvenire di un evento che coinvolge la città tutti i giorni dell’anno e che la Cavalcata meritava. Lo ha sottolineato il Sindaco Paolo Calcinaro che è anche Presidente della Cavalcata, così come gli assessori Mauro Torresi, che ha la delega per questa rievocazione, l’assessore alla cultura Micol Lanzidei e al turismo Annalisa Cerretani. Sul palco in una carrellata di presentazioni, fatte sempre con professionalità da Gaia Capponi, per esprimere gratitudine a chi ha iniziato 40 anni fa a lavorare per riportare in auge la Cavalcata e chi ci lavora oggi, diverse generazioni di persone e volti, in un abbraccio simbolico a manifestare il credo nella manifestazione per eccellenza della città.
Parole di congratulazioni e apprezzamento sono state espresse dal Prefetto Vincenza Filippi che ha voluto sottolineare la bellezza e l'importanza di un evento che rappresenta la Città di Fermo.
E allora, insieme all’Amministrazione Comunale con il vicepresidente Andrea Monteriù ed al regista Adolfo Leoni, la consegna di targhe e attestati, firmati dal Sindaco Calcinaro, all’avv. Fabrizio Emiliani, sindaco nel 1991 che ha riportato la Cavalcata in città, a Ilario Del Moro e, in memoria dell’Arcivescovo Bellucci, ha ritirato una targa per l’Arcidiocesi Don Michele Rogante, Rettore della Cattedrale, per tutti con “il sentito ringraziamento del Comune per avere riproposto e ripristinato l'antico evento della città di Fermo”, a Silvio Dionea (che non è potuto essere presente) e al giornalista della sede Rai delle Marche, ex caporedattore della sede marchigiana, Maurizio Blasi, per aver “sostenuto e fatto crescere l'antico evento della città di Fermo”.
E ancora: a Norina Rapazzetti, la prima sarta dell’evento 40 anni fa, Marcella Ciferri, “sarta”, Rosita Quintili, la prima fantina nel 1991, Gianluca Concetti il fantino che ha vinto più Palii, i dieci priori, le dieci cerimoniere, le dieci sarte di contrada, al regista Leoni, al vice Presidente Monteriù, a Romina Giommarini, Celeste Petrini e Marica Stortini, tutte e tre del Gruppo storico, per il contributo dato alla realizzazione della serata, a Cristian Cinelli in rappresentanza degli sbandieratori e a Marco Mannucci per i tamburini, gruppi entrambi della Cernita, a Catia Cerretani, che ha ideato il logo del 40ennale, ai fotografi Simone Corazza e Marilena Imbrescia, a Maria Vittoria Ortenzi, instancabile segretaria della Cavalcata dell’Assunta.
Una cornice di festa, di amarcord e di futuro a proposito del quale il Sindaco Calcinaro ed il vice Mauro Torresi hanno annunciato che per la Cavalcata si sta individuando una nuova sede in Centro Storico, a suggello di un anniversario importante e di una rilevanza dell’evento che crescerà sempre di più perché è connaturato nella città.
Proiettati anche un video spot di Francesco De Melis e un altro del 2019 dell’ing. Luigi Astorri. Ad aprire e chiudere la serata la corale della Cavalcata diretta dal M° Maria Pauri, alla quale è stato tributato un riconoscimento. Evento intervallato dalla musica del Pergolesi Jazz Ensemble composto da: Emanuele Evangelista, Stefano Proietti, Luca Brunetti e Luca Orselli.
Et Palio sia!
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