Nuovo percorso per la tradizionale camminata da Campofilone a Pedaso

VALDASO - L’ ormai tradizionale passeggiata che la sezione fermana di Italia Nostra propone, quest’anno è giunta alla sua VII edizione e per la prima volta inverte il percorso che diventa così ancora più stimolante ed attraente. Domenica 15 settembre si partirà da Campofilone per scendere verso il mare di Pedaso, visitando luoghi e monumenti che mai abbiamo avuto occasione di vedere in precedenza. La Camminata è aperta a tutti, associati e non. Nessun problema per il rientro perché al termine del pranzo, che si terrà a Pedaso, il Trenino della Ditta Reali, riporterà i partecipanti a Campofilone a riprendere le auto.

Il programma prevede il ritrovo a Campofilone alle ore 08,30, in Piazza Umberto I (davanti alla sede comunale); registrazione e raduno davanti alla chiesa di san Bartolomeo, con partenza alle ore 09,00 verso Montefiore per visita della chiesa di Santa Maria d’Intignano, aperta per l’occasione, situata in posizione incantevole, in una piccola pineta nelle vicinanze del paese. Si procede, dunque, verso il mare visitando il vecchio lavatoio comunale, in restauro e, volendo, la cisterna romana ed una fonte antica. Si risale verso il ristorante “5 Ragazze”, per dirigersi verso la Corte dei Ciliegi dove si sosterà per la colazione godendo del meraviglioso panorama. Si prosegue quindi per il centro di Pedaso, (via Guglielmo Marconi) percorrendo il sentiero che porta al Faro o la strada asfaltata che arriva alla Chiesola (Vecchia chiesa di santa Maria e san Pietro). Dalla Piazzetta del Centro di Pedaso si va al Porticciolo (Mercato dei Pescatori), per il pranzo.

Per agevolare le iscrizioni, sulla pagina Facebook di Italia Nostra sarà possibile trovare la liberatoria da compilare e consegnare al momento della registrazione, oppure si potrà compilarla all’atto della registrazione.

CHIESA DI S. MARIA D'INTIGNANO - La chiesa sorge ad appena un chilometro di distanza dal centro storico in località Santa Maria. Fu costruita in una zona forse già occupata da una villa romana ed era unita ad un monastero oggi non più esistente. Già citata nei documenti del XIII secolo, la chiesa e il monastero dipesero per secoli dall'Abbazia di San Bartolomeo di Campofilone. Circondata da una pineta secolare gode di un magnifico panorama che va dal mare Adriatico ai monti Sibillini. Recentemente restaurata, è una piccola costruzione di pianta rettangolare ad unica navata coperta con capriate in legno. Dietro l'abside è presente una scala a chiocciola che porta ad una stanza con camino che probabilmente fungeva da sosta per il sacerdote che dall'abbazia principale andava a dir messa fuori il paese. All'interno si possono ammirare due tele del maestro Sebastiano Ricci del 1755 e il crocefisso ligneo risalente al XII sec. La campana posta sul piccolo campanile è stata costruita a Venezia agli inizi del XVI secolo e porta la firma di Domenico Maccarin.

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