Lo scrittore Erri De Luca per "Fermo sui libri"

FERMO - Fermo sui Libri arriva al suo settimo appuntamento, sempre alla ricerca dei mille significati della parola Heimat, ovvero (piccola) patria, luogo reale e ideale che l’essere umano riesca a chiamare casa, nei cui valori fondanti si riconosca e che cerchi attivamente di migliorare e difendere tramite esercizio della democrazia ed impegno civile e spirituale.

Questa volta l’ospite chiamato a dare il suo contributo alla comprensione del concetto di patria sarà lo scrittore Erri De Luca, che terrà una lectio magistralis proprio dal titolo Heimat, (piccola) patria al Teatro dell’Aquila di Fermo, giovedì 14 Giugno alle ore 21.15. Nato a Napoli nel 1950, Erri De Luca è uno dei più famosi e innovativi scrittori italiani viventi. La sua vita sembra l’incipit di un suo romanzo: fugge di casa a 18 anni con la volontà appassionata e ferrea di raggiungere Roma.

Insoddisfatto si ritira dalla scena politica romana nel 1976 e si rifugia nel lavoro manuale, è infatti prima operaio, poi camionista, operatore di scala in aeroporto e muratore per molti anni, fino al 1997, la sua passione politica si traduce in azioni da volontario per spedizioni umanitarie e autista di convogli d’aiuto. Nel 1989, a quasi quarant’anni, decide di pubblicare il suo primo romanzo, è così che vede la luce il capolavoro dal titolo Non Ora, Non Qui, romanzo emotivo, strozzato e denso, che respira e vive nella bocca di un bambino balbuziente che riesce solo a finire ma non ad incominciare le parole, innamorato di sua madre, e che, attraverso lei, prova nel suo piccolo le più grandi gioie dell’infanzia e le più amare mortificazioni. Dopo l’esordio liberatorio, De Luca ha pubblicato altre decine di romanzi, ha deciso di mettere da parte lo sforzo manuale per quello spirituale, ha così imparato da autodidatta quattro lingue, russo, swahili, yiddish ed ebraico antico, quest’ultimo per potersi godere la Bibbia e i suoi intricati racconti nella loro scorza originaria. Vincitore di decine di premi internazionali in Europa, si è schierato a fianco della lotta No-TAV per la salvaguardia del paesaggio italiano. Finito sotto processo per alcune dichiarazioni in difesa della libertà di parola all’interno della vicenda, è stato difeso dalla comunità internazionale con un appello che vedeva come firmatari intellettuali e capi di stato europei.

Oggi vive nel folto della campagna romana, godendosi il caffè di buon mattino, dedicando tutto il proprio tempo libero alla scrittura e alle arrampicate su pendio con l’amico scrittore Mauro Corona.

Per Fermo sui Libri ha preparato un intervento ad hoc, una riflessione nuda, personale e completamente inedita sul suo pensare la patria.

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