La Festa del mare, con l'omaggio ai Caduti e la Padella gigante dell’Adriatico

PORTO SAN GIORGIO - Domenica 14 agosto torna il tradizionale appuntamento della “Festa del mare” con un ricco programma. La manifestazione si apre alle ore 16.45 con la santa messa negli spazi interni del mercato ittico. Alle 17 è prevista l’accensione, in piazza Napoli, della Padella gigante dell’Adriatico e la seguente distribuzione di pesce fritto e vino Passerina Doc offerto dalla Cantina Di Ruscio.

Alle ore 17.30 sarà possibile salire a bordo delle imbarcazioni disponibili per l’uscita in mare ed il lancio della corona di fiori in memoria dei Caduti. Alle ore 18, seguirà l’apertura nella zona Sud della città del “Mercatino delle tipicità artigianali”.

In serata, alle ore 21, il lunapark “Carbonini” (zona Sud del lungomare Gramsci) proporrà attrazioni a un euro e, alle 21.30, concerto con musica degli anni ’70-’80 del gruppo Gasoline. La giornata si chiuderà a mezzanotte con lo spettacolo pirotecnico sul mare.

Dopo anni di abbandono e non utilizzo, l’Amministrazione comunale fin dall’insediamento ha inteso recuperare l’antica tradizione investendo nel suo ripristino: oggi la Padella gigante torna ad essere un momento centrale dell’estate sangiorgese e di forte richiamo per i turisti. L’edizione del 2015 è stata al pari delle fortunate edizioni del passato.

La padella ha numeri da Guinness dei primati: pesa 45 quintali, il manico misura 8 metri, il diametro 5 metri; al suo interno vengono versati circa 1000 litri di olio, portato ad una temperatura di 180° da 32 becchi con 100 fuochi ognuno, sviluppando 360.00 kcal/h. In circa tre ore vengono fritti 20 quintali di pesce, con l’impiego di decine di volontari, impegnati a svolgere il lavoro di infarinatura, frittura e distribuzione.

La Padella gigante può vantare di aver portato il nome di Porto San Giorgio in varie località italiane ed anche estere, come la Germania, l’Austria e la Svizzera.

La Festa del mare vuole ricordare un fatto accaduto nel 1795, quando i pescatori del luogo proclamarono uno sciopero contro i “paroni” delle barche che non intendevano aumentare la paga, nonostante i continui aumenti dei prezzi del grano: gli uomini decisero di non andare in mare fino a quando il Governatore della vicina Fermo non avesse imposto prezzi più bassi per i generi alimentari di prima necessità e i padroni non avessero aumentato il salario. In quella occasione i capi della protesta, preoccupati dalle conseguenze sui bilanci familiari dell’interruzione del lavoro, proposero di unire le riserve alimentari di tutte le famiglie e di consumarle insieme, sulla spiaggia. Per questo fu ordinata la costruzione di un’enorme padella adatta per servire la moltitudine di paesani; dopo qualche anno la situazione si risolse e il lavoro riprese ma la tradizione della Padella gigante è rimasta.

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