FERMANO – La filosofia non solo acquisita teoricamente ma vissuta intensamente, dove la parola e i densi significati che porta con se attraverso nomi eccellenti della disciplina, non solo sono resi accessibili a tutti grazie a linguaggi chiari, ma diventano esperienze di vita di pieno coinvolgimento per chi partecipa, portando gli eventi nei luoghi della quotidianità, come piazze, bar, ristoranti, nelle case private, sulla spiaggia dell’Adriatico e nei borghi dell’entroterra. E’ sempre fedele a questa mission il festival filosofico Filofest 2018, con tema “Ripensare la cura”. Molti gli appuntamenti tra conferenze, interviste, spettacoli e passeggiate filosofiche, presentazione di libri, sit com filosofica, il tutto per declinare il termine “cura” in senso lato, a cominciare dall’espansione del proprio sé verso l’altro.
Un festival diffuso organizzato dall’associazione Wega, che ha il suo clou il 31 agosto e il primo settembre ad Ortezzano, grazie al comune e alla Pro Loco, ma vede altri appuntamenti, per “Aspettando il Filofest”, in altre località come il 21 agosto a Smerillo, Lido di Fermo (il 25), Amandola (il 28) Pedaso (il 30). Nomi eccellenti di caratura internazionale del mondo filosofico e della cultura, come il filosofo, scrittore e psicoanalista Umberto Galimberti, Vito Mancuso, famoso filosofo, teologo, editorialista e scrittore, il docente di filosofia morale e preside della Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano Roberto Mordacci, Umberto Curi professore ordinario di Storia della filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'università di Padova, poi Luigi Alici ed il filosofo e il teologo Enrico Garlaschelli, componente del comitato scientifico di Filofest. Conferenze con confronti diretti col pubblico. Coinvolgimenti particolari con i consulenti filosofici Francesco Giacchetta, Andrea Campanari, Andrea Ferroni. Si comincia il 21 agosto a Smerillo con la presentazione del libro “Frate Mago. Annunciare il vangelo con gioia” di Vincenzo Varagona. Presente l’autore, il protagonista padre Gianfranco Priori e Giovanni Zamponi.
Il 25 a Lido di Fermo “La parola che cura”, confronto tra Valentina Marra e Filippo Sabattini. Il 28 ad Amandola Adolfo Leoni intervista Guido Castelli sul libro di quest’ultimo “Coi piedi per terra”. Quindi lo spettacolo di Cesare Catà “Più dolce di un giorno d’estate. Shakespeare e il prendersi cura”, poi l’intervento di Vito Mancuso sul tema “La cura: il contrario di me ne frego”, organizzato in collaborazione Monica Bruni e Wega (posti limitati). Il 30 a Pedaso camminata filosofica al tramonto con Adolfo Leoni e Stefano Properzi, poi lo spettacolo “Dal ProvincialOtto al FilosofOtto” con Piero Massimo Macchini. Quindi a Ortezzano. Il 31 “Ripensare la cura” con Umberto Curi, Roberto Mordacci e Luigi Alici, modera il giornalista Raffaele Vitali. Aperitivo musicale con Enrico Garlaschelli quindi conferenza-confronto “Prendersi cura dei giovani” con Umberto Galimberti.
L’1 settembre “A colazione con il filosofo” con i consulenti filosofici Francesco Giacchetta, Andrea Campanari e Andrea Ferroni, a seguire la tavola rotonda “Ripensare l’orientamento. Nuovi strumenti e modelli per offrire agli studenti un supporto lungo i percorsi di apprendimento”. In serata “Narrazioni”, con Roberto Mordacci e introduzione di Enrico Garlaschelli. In chiusura del Filofest la sit com filosofica “A cena con Socrate”, nella quale lo stesso Socrate e Diotima saranno lì per raccontare del loro pensiero, della maieutica, dell’ironia, della felicità e, soprattutto, dell’amore.
Info: www.wegaformazione.com – 3343004636 – 0736848619.