FERMO - Dal 26 Settembre al 2 Ottobre è in programmazione alla Sala degli Artisti il film "La vita invisibile di Euridice Gusmao" della regista brasiliana Karim Ainouz. Un film poderoso, ritratto femminile a due voci che non rinuncia all'estetica raffinata. Tratto dal romanzo omonimo di Martha Batalha, con al centro la storia di due sorelle, Guida ed Eurídice, due donne complementari, unite e inseparabili, ma che finiranno per essere divise da un destino ingiusto e dalla società patriarcale della Rio de Janeiro degli anni '50. Affronteranno entrambe un percorso di emancipazione che le porterà a rincorrere i propri sognisenza mai abbandonare la speranza di potersi ricongiungere. Una metafora e lo specchio del Brasile, un film in cui in ogni inquadratura i personaggi sono immersi, circondati, da muri, linee prospettiche, una sorta di mirabile unione formale che è l’opposto della vicenda delle due sorelle, due sorelle-specchio progressivamente sbriciolate, frantumate dal determinismo sociale Premiato a Cannes come miglior film nella sezione Un certain regard.
Al Teatro Nuovo di Capodarco arriva un film poetico ed emozionante "I migliori anni della nostra vita" del regista francese Claude Lelouch, sequel della piccola di culto "Un uomo, una donna" con Anouk Aimée e Jean-Louis Trintignant, in programmazione da Giovedì 26 Settembre a Mercoledì 2 Ottobre. Non c’è il rimpianto per una giovinezza forse sprecata ma i ricordi di un sentimento vissuto con trasporto, l’unica linfa capace di superare le offese della demenza senile o del dolore subito. La stessa linfa capace di far nascere quella commozione che conquista gli spettatori, invitati a condividere, ognuno per sé, la centralità della memoria e la sua carica vitale. Come scriveva Victor Hugo, “I migliori anni di una vita sono quelli che non si sono ancora vissuti".
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