Superbonus, Ecobonus e Bonus sisma, edilizia a rischio di speculazione. La denuncia della Cna picena

MARCHE - Superbonus ed Ecobonus a rischio speculazione: la denuncia arriva dalla Cna Picena che richiama l’attenzione su un problema che sta mettendo in allarme molte imprese del settore a causa dello spropositato aumento delle materie prime. Il Superbonus del 110 per cento per ristrutturazioni ed efficientamento (prorogato fino alla fine del 2022) e la riconferma degli incentivi statali per l’Ecobonus del 90 per cento per le facciate, sono misure che hanno creato grandi aspettative ed una mole notevole di richieste di interventi nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica e che hanno certamente contribuito a dare una forte scossa a tutto il settore. “Le nostre imprese di costruzione – dice il direttore della Cna di Ascoli, Balloni – segnalano aumenti davvero ingiustificati dei prezzi del materiale dopo l’approvazione dei provvedimenti governativi. Gli aumenti che ci hanno segnalato le nostre imprese oscillano da un minimo del 10 per cento ad un massimo del 60 per cento. Nel dettaglio, il calcestruzzo mediamente più 12 per cento; materiale isolante più 15, ferro più 30, legno più 20. Tutto il materiale da cantiere ha registrato una vera e propria impennata che rasenta la speculazione con un aumento vicino al 70 per cento”.

In proposito la Cna Picena ha lanciato in questi mesi, a cavallo fra il 2020 e il 2021, un sondaggio fra i propri imprenditori associati. Sondaggio dal quale emerge chiaramente le grandi aspettative e l'importanza di queste misure, insieme ai timori per ritardi, speculazioni e complessità burocratiche che possono vanificare quello che di positivo c'è nella norma generale. L’indagine Cna, lanciata a livello nazionale e contestualmente per il nostro territorio non lascia spazio a dubbi.

Quasi l’80 per cento del campione interpellato dalla Cna ritiene che il Superbonus potrà dare nuovo impulso al settore delle costruzioni mentre il 40 prevede la creazione di nuovi posti di lavoro. Le grandi aspettative delle imprese sono il riflesso dell’interesse dei cittadini. Il 64,2 per cento del campione riferito al Piceno dichiara di aver registrato un interesse molto alto da parte di potenziali clienti ma, allo stesso tempo, afferma che le attese per i tempi burocratici relativi all’operatività della misura ha provocato un deciso rallentamento dei lavori negli ultimi mesi. Il 54,4 per cento delle imprese rileva che meno del 10 per cento delle richieste di informazioni si sono trasformate in preventivi concreti per lavori e soltanto il 9,6 delle imprese ha già avviato interventi agevolabili con il Superbonus 110.

Sulle tipologie di interventi, il cappotto termico è quello che incontra il maggior interesse, praticamente una richiesta su tre. A seguire impianti di riscaldamento/condizionatori con il 21,6 e con l’11,7 l’installazione di impianti fotovoltaici.

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