Stagione estiva, balneari: si naviga a vista ma in acque relativamente calme

FERMANO - “L’estate sta finendo e un anno se ne va…” cantavano i Righeira. I lettini e gli ombrelloni pian piano vengono riposti e si lascia spazio ai primi bilanci. Il termine ufficiale della stagione generalmente coincide con la seconda o terza settimana di settembre, come precisato da Romano Montagnoli, referente S.I.B./FIPE Confcommercio per le Marche Centrali.

“Diciamo che potremmo archiviarla come una buona stagione, viste le premesse. Siamo ripartiti dopo coprifuoco, lockdown. Siamo contenti di come è andata finora, Sicuramente meglio dell’anno scorso”.

Quanto hanno inciso le disposizioni anti - Covid 19 sul vostro lavoro di balneari? “Hanno inciso più in determinate zone. Abbiamo lavorato con gli ombrelloni distanziati, ma questo è stato un problema soprattutto per le zone dove le spiagge sono a rischio erosione. Qui a Porto San Giorgio le spiagge sono ampie e sia io che altri colleghi siamo riusciti a distanziare gli ombrelloni fino a 12, 13 metri, quindi più dei 10 metri previsti dalle disposizioni ministeriali. In merito ad altre spese, la maggior parte le abbiamo affrontate l’anno scorso soprattutto per i sanificanti. Ora si sanifica tutto al mattino e alla sera. In realtà questo lavoro, comunque, prima lo facevamo già qui nel mio stabilimento, almeno settimanalmente, magari con altri prodotti. Da quest’anno, inoltre, è stato introdotto l’obbligo di tracciamento, che prima era solo raccomandato. Il problema non si pone tanto con gli stagionali, ma con i clienti giornalieri. Adesso anche per un lettino preso per mezza giornata, dobbiamo segnare nome, cognome e numero di telefono e, per le nostre realtà, generalmente medio- piccole è faticoso”.

Avete ravvisato delle problematiche nei punti ristoro dopo l’assunzione del green pass? “Personalmente non ho avuto molti problemi, perché la mia è una ristorazione di servizio, è tutto all’aperto. Per altri, con parti al chiuso, è stato più complicato se non altro per l’organizzazione. Qui non siamo in Veneto dove c’è la portineria o uno steward, qui il cameriere è anche un controllore. Lo strumento è utile, è nato per dare una spinta alla ripartenza, ma si sta rivelando anche un po’ un freno”.

Il turismo di quest’anno com’è? Solo di prossimità o si sono visti anche stranieri? “Con la riapertura delle frontiere stranieri se ne sono visti. Si tratta soprattutto di tedeschi ed austriaci. Nuovi B&B hanno aperto e ben vengano, gli hotel hanno le loro concessioni. Inoltre abbiamo ravvisato presenze dal Nord, soprattutto da Piemonte, Lombardia e Veneto, e dal Centro Italia. Poi ci sono gli Umbri che possiamo inglobare nel pendolarismo”.

Un paragone con il 2019? “Possiamo dire che stiamo raggiungendo i numeri del 2019, quest’anno la stagione sta andando bene, aiutata anche dal bel tempo, che due anni fa, invece, non era stato clemente”.

Silvia Ilari

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