La CNA di Fermo stila un decalogo, un promemoria per i candidati, in dieci punti, in cui avanza proposte su cui lavorare nella nuova legislatura

FERMO - Quali sono le priorità di un territorio, di una comunità, di un’impresa? Chi meglio dei politici chiamati a rappresentarli, territori, comunità e imprese, sugli scranni del Parlamento, dovrebbero conoscerle? Manca un mese esatto alle elezioni politiche: la CNA di Fermo stila un decalogo, un promemoria per i candidati, in dieci punti, in cui avanza proposte su cui lavorare nella nuova legislatura.

Stavolta ci giochiamo davvero il futuro. Parliamo di quello che viviamo quotidianamente sulla nostra pellespiega il Presidente Territoriale della CNA Emiliano Tomassinipartendo dalla realtà delle cose: da settembre tra l’aumento ulteriore del costo del gas e quello dei tassi di interesse, con la conseguente contrazione del credito, la situazione sarà ancora più difficile per cittadini e imprese. Per questo CNA chiede concretezza e consapevolezza ai candidati: la portata della sfida richiede l’impegno di ognuno”. E’ necessario far ripartire lo sviluppo economico del Fermano: per Tomassini l’area medio-interna della provincia “ha le carte in regola per ospitare le piccole e medie imprese, per combattere lo spopolamento e l’abbandono”. Per farlo ci vogliono infrastrutture, materiali e digitali, incentivi e sgravi contributivi: “Ecco perché nel nostro decalogo, come CNA, indichiamo l’attuazione del PNRR come condizione necessaria per offrire le migliori opportunità nel fare impresa per giovani, donne, professionisti”.

Dalla piccola impresa dipendono la crescita del Paese, l’occupazione, la stabilità e la coesione del sistema sociale: “Il decalogo CNA – conclude Tomassiniè costituito da una serie di proposte concrete per un nuovo patto sociale, con l’obiettivo di ri-avviare lo sviluppo economico e sociale”.

Il pacchetto organico di proposte è suddiviso in dieci capitoli dedicati a:

  • Energia, con la scelta strategica dell’autoproduzione
  • Semplificazione, la strada maestra del cambiamento
  • Politica industriale, tagliata su artigiani e piccole imprese
  • Export, Made in Italy, Turismo, tre leve di crescita
  • Lavoro, contrattazione collettiva, formazione, rappresentanza, per favorire una occupazione di qualità e uno scatto di produttività
  • Fisco, chiesto più leggero, più semplice e più orientato all’espansione
  • Concorrenza, in un’ottica di tutela delle piccole imprese
  • Infrastrutture, materiali e immateriali, per irrobustire l’ossatura del nostro Paese
  • Legalità, da perseguire combattendo la criminalità ma anche tutte le forme di abusivismo, sommerso, riciclaggio e usura
  • Welfare e Pensioni, per assicurare condizioni dignitose agli anziani e ai cittadini più fragili.

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