La Banca del Fermano si fonde con la BCC di Ripatransone

FERMANO - “Sono numeri importanti ma, soprattutto, sani quelli che Banca del Fermano consegna a questa fusione con la BCC di Ripatransone”. A parlare è Andrea Mosca, presidente dell’Istituto di credito fermano che, lo scorso 23 aprile, ha approvato, in un’assemblea straordinaria, il progetto di fusione per incorporazione della Banca del Fermano Credito Cooperativo con la consorella di Ripatransone. Anche quest’ultima ha provveduto nei giorni scorsi ad approvare il medesimo percorso. La nuova banca andrà ad operare nelle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Teramo con un territorio di competenza di 33 comuni, 7 filiali e 53 dipendenti; i soci saranno 2.381, oltre 11.000 i clienti. Gli impieghi assommeranno a 239.314.000 euro, la raccolta a 290.297.000 ed il patrimonio netto passerà dagli attuali 4.796.000 ai 34.651.000 di euro. “Risultati che disegnano un futuro certo e di qualità per i nostri soci che vedranno così garantiti i loro investimenti ed il patrimonio sociale”. A parlare è ancora Mosca che sottolinea come “l’obiettivo che c’eravamo posti quando abbiamo iniziato questa avventura nel 2003, ossia dotare il territorio fermano di una realtà del credito vicina alle esigenze delle imprese e delle famiglie, lo abbiamo perseguito e rinforzato con questa operazione, necessaria anche alla luce delle normative europee che impongono strategie di aggregazione delle banche di credito cooperativo. Potevamo scegliere tra diversi interlocutori, la consorella di Ripatransone è quella con cui abbiamo trovato maggiori garanzie e omogeneità d’intenti”.

La nuova banca, che assumerà il nome di Banca di Ripatransone e del Fermano Credito Cooperativo, vedrà nel suo cda la presenza di Renzo Corvaro, attuale vice presidente della BCC del Fermano. “Per quanto mi riguarda – ha proseguito Mosca - considero concluso, almeno in questa fase, il mio compito, e ringrazio tutti i soci che in questi giorni mi hanno manifestato il loro dispiacere ad un non rinnovato impegno da parte mia nel nuovo Istituto. Gestire una banca così giovane in un contesto decisamente complesso come quello che si è venuto a determinare all’indomani dell’avvio del nostro progetto, ha richiesto grande impegno e determinazione. Qualcuno, allora, considerò me e tutto il gruppo dei fondatori come dei folli, ma noi sapevamo di interpretare un’esigenza reale. E se siamo qui, oggi, a celebrare questa fusione, quando altri istituti di credito apparentemente più blasonati hanno invece chiuso i battenti, vuol dire che eravamo nel giusto. Oggi i soci di Banca del Fermano sono più forti, e mi fa piacere sentirmi ringraziare da molti di loro per il lavoro che abbiamo fatto. Ecco perché mi presenterò dimissionario alla prossima assemblea ordinaria di maggio, fermo restando l’impegno a mantenere un approccio vigile e garante, come socio, nei confronti della nostra comunità”.

Il 27 maggio dunque, i soci della BCC del Fermano saranno nuovamente chiamati a partecipare ad un’ultima assemblea per l’approvazione del bilancio 2016.

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