L'amministrazione comunale di Porto Sant'Elpidio tende la mano alle associazioni di categoria

PORTO SANT'ELPIDIO - Si è svolto in videoconferenza il tavolo di concertazione permanete con le associazioni di categoria del territorio indetto dall’Amministrazione Comunale per fare il punto della situazione sull’emergenza sanitaria ed ascoltare quelle che erano le richieste dei rappresentanti delle associazioni. Alla riunione erano presenti il Sindaco Nazareno Franchellucci, l’Assessore al Turismo Elena Amurri, l’Assessore al Bilancio Emanuela Ferracuti, la dirigente Claudia Petrelli ed il responsabile del settore tributi Francesco Foglia, il Direttore Provinciale CNA Alessandro Migliore, Daniele Gatti Presidente di Villaggi Marche mentre per la CONFARTIGIANATO era presente Milena Sebastiani.

“Il settore turistico ricettivo e quello artigianale – ha detto il Sindaco Nazareno Franchellucci rappresentano i due comparti trainanti dell’economia cittadina. Con una nota pervenuta in data 14 aprile l’Assessore Regionale Moreno Pieroni ha fatto domanda alle Prefetture di autorizzare le richieste che perverranno per lo svolgimento di Attività di manutenzione preparatorie alla riapertura degli stabilimenti balneari e delle strutture ricettive all’aria aperta (Campeggi e Villaggi turistici). Inoltre, come già sottolineato dal Sindaco di Fano , sarà importante avere tempestive indicazioni sulle modalità per organizzare in sicurezza manifestazioni ed eventi altrimenti sarà impossibile pensare ad un calendario programmatorio. Come Amministrazione siamo vicini alle imprese del territorio e siamo consapevoli che una sospensione delle imposte non possa di certo aiutare gli operatori a ripartire, occorre un azzeramento delle stesse per dare ossigeno alle imprese , questo comporterà necessariamente una notevole riduzione delle entrate per i comuni che senza il sostegno del Governo non possono farcela. Credo che entro 15 giorni dovrebbe essere presentato il cosiddetto “Decreto Aprile” che chiarirà tutti questi aspetti ancora farraginosi ma fondamentali per orientarsi nel mare magnum di un futuro per ora incerto”.

Nello specifico Daniele Gatti Presidente Villaggi Marche ha sottolineato quanto segue: “La mancanza di linee guida definite rappresentano un grave incognita per le imprese del territorio, non essendo ancora in grado di conoscere di quanto dovremmo ridurre la ricettività per garantire le distanze di sicurezza, quali servizi possiamo garantire, quali saranno le modalità per riaprire , non siamo ancora in grado di poter fare una attività programmatoria. Forse si parlerà di una stagione corta concentrata nei mesi di luglio ed agosto ma molto dipende da quali saranno le disposizioni governative per consentire le riaperture. Importante comunque sarebbe l’azzeramento delle imposte: IMU, TARI, INPS e magari anche l’azzeramento del pagamento della concessione demaniale.”

“Se gli obblighi governativi – ha detto Milena Sebastiani referente Confartigianato – saranno quelli di diminuire la capacità ricettiva per garantire le distanze di sicurezza o ancora obbligare operatori ed utenti a stare in spiaggia con mascherine e paraventi in plexiglass non so fino a che punto convenga riaprire o se sia meglio direttamente saltare la stagione. Le spese per gli operatori del settore rimangono uguali: personale, affitti, manutenzioni, servizi, costi di gestione ecc… mentre diminuiscono le entrate dovute alla ridotta capacità ricettiva, si potranno garantire margini di guadagno in questo modo? Quanta gente sarà disposta ad andare in vacanza con le mascherine? Forse meglio optare per una decisione più drastica di saltare la stagione se le condizioni per riaprire saranno queste”.

“Il comparto calzaturieri e non solo – ha dichiarato Alessandro Migliore Direttore Provinciale CNA – è fortemente provato da questa situazione emergenziale: ordini annullati, aziende ferme e comuni come Montegranaro e Sant’Elpidio a Mare , solo per citarne alcuni, che hanno il numero maggiore di lavoratori in sospensione. La situazione a Porto Sant’Elpidio è molto vicina a quella dei comuni limitrofi e la concorrenza sleale degli altri paesi europei come la Spagna che già hanno provveduto alla riapertura delle aziende non aiuta, occorre agire tempestivamente per non penalizzare le aziende italiane.”

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