Il centro storico di Fermo può diventare un Centro Commerciale Naturale? L'intervento del Centro Studi "G.B. Carducci"

FERMO - Bando per il Centro Commerciale Naturale (CCN) a Fermo. Il Centro Studi "G.B. Carducci" di Fermo invia una riflessione proposta dal socio Alessandro Ciaudano.

"Vent’anni fa a Fermo, con straordinaria lungimiranza, si formò una compagine di attività commerciali ed artigianali del Centro storico che dette vita ad una delle prime esperienze italiane di CCN - scrive Ciaudano -. Purtroppo, l’esperienza durò poco facendo emergere, per citare Luca Zanderighi dell’Università di Milano, “lo scarso spirito associativo degli imprenditori commerciali (italiani) ed il comportamento opportunistico dei singoli rispetto alle iniziative di gruppo”. Oggi, Il Centro Commerciale Naturale 4.0 si presenta profondamente diverso rispetto al passato, proponendosi come una moderna forma di aggregazione e cooperazione di TUTTI gli operatori economici, finalizzata a riqualificare, rivitalizzare e sviluppare tale realtà attraverso politiche comuni di marketing e comunicazione.

Il Centro Commerciale Naturale ha un approccio inclusivo: non riguarda solo la categoria dei commercianti, ma anche tutti quelli che vi lavorano quali, ad esempio, pubblici esercizi, artigiani, aziende turistiche, servizi, attività professionali, residenti, associazioni culturali, Pubblica Amministrazione creando un coordinamento in grado di proporsi a residenti, visitatori e turisti con un’offerta commerciale e servizi di qualità, eventi culturali e iniziative attraenti, grazie anche a location di notevole valore storico-artistico.

Secondo Luca Ferrucci dell’Università di Perugia “Occorre una visione -prima ancora che una strategia -per la rigenerazione urbana dei centri storici; occorre una governance che deve poter immaginare le traiettorie dello sviluppo futuro, nonché una nuova identità. Solamente in questo modo, il centro storico ridiviene un hub di identità, dove modernità e passato possono convivere e condividere gli stessi spazi e luoghi fisici e immateriali. Non solo, in questa logica, il centro storico torna ad essere un driver di innovazione sociale ed economica.”

A Fermo siamo oggi in un momento particolarmente favorevole per far partire un Piano Integrato del Centro Storico, dove poter inserire un CNN 4.0 coerente con la visione e l’identità definita dal piano, mettendo a sistema il grande sforzo organizzativo ed economico degli ultimi 5 anni della Giunta Calcinaro uno.

1. Con oltre il 70% dei consensi al primo turno, la comunità fermana ha manifestato piena adesione al lavoro fatto e, dal mio punto di vista, si e’ candidata a svolgere quel ruolo di “cittadinanza attiva”, indispensabile per quel salto di qualità che Fermo Capoluogo merita. Questo è infatti il vero fattore critico di successo: una comunità che partecipa e vive il processo di rilancio del Centro Storico come parte attiva e propositiva, impegnandosi in un progetto complesso e difficile che ha bisogno di tempo, tenacia e connessione.

2. C’è inoltre la grande opportunità di avere fondi del Recovery Fund e di usufruire ,con adeguati progetti, dei finanziamenti della nuova programmazione europea 2021 – 2027.

3. La nuova maggioranza in Regione, che deve dare forti segni di discontinuità, ha “fame” di progetti strategici che arrivino dalle comunità locali.

4. Infine, Fermo è Learning City Unesco e si appresta a godere di una forte visibilità nazionale e internazionale. Quando i partner internazionali verranno a Fermo (Covid permettendo) dobbiamo apparire ai loro occhi talmente indimenticabili da essere “ricordati” e “raccontati” anche all’estero.

Ritornando al lavoro fatto in questi 5 anni è indispensabile ricordare i due progetti mirati a Fermo Città: l’ITI Urbano – Retailink Urbact III (Europeo) ed il precendente Gastronomic City (Europeo). Grazie ad essi abbiamo un’ampia disponibilità di dati ed analisi indispensabili per predisporre un Piano del Centro Storico (dati demografici-economici-sociali, campagne di ascolto, analisi SWOT, progetti autorizzati da realizzare, progetti in fase di rilascio, contatti e resoconti di visite ad altre città europee che componevano i cluster di Retailink e di Gastronomic City, utilissime per il benchmarking).

E’ fondamentale quindi mettere a SISTEMA quello che è già stato fatto, che è tantissimo ma “non connesso”, raccordandolo con quello che si progetterà, per far diventare il Centro Storico il più bello, accogliente, e moderno, delle Marche. Questa potrà essere una grande svolta per la Città ed un esempio per tutto il territorio.

D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda” (Italo Calvino).

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