Fotografia della demografia delle imprese attive nelle Marche al 31 marzo 2021: restano in negativo solo Ancona (-0,5) e Macerata (-0,3)

MARCHE - Con l'allentamento delle restrizioni delle attività economiche legate a contenimento della pandemia, esce l'analisi di Camera Marche sui nuovi dati della demografia di impresa .

"Siamo nella fase di rallentamento dell’emorragia di imprese: è un buon segnale, ma non basta per parlare di ripresa. Le imprese delle Marche hanno bisogno di due azioni che devono andare avanti parallele: sostegni e ristori, perché possano velocemente riprendere l’attività e farlo anche nel rispetto di quelle che sono le nuove necessità dettate dalla pandemia; più vaccini, perché non vada sprecato lo sforzo della Regione sul fronte della campagna vaccinale, al quale si affianca quello degli imprenditori che hanno messo a disposizione i siti aziendali: avere le potenzialità per vaccinare ogni giorno migliaia di marchigiani ed essere costretti a rallentare per mancanza di dosi è molto più di una beffa" dichiara il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini. "Le riaperture da lunedì 26 aprile, sia pure ancora limitate, sono un primissimo passo verso la normalità ma auspico che non vengano interpretate come una via libero dissennato. Nuove chiusure, soprattutto nel commercio, nella ristorazione e nel turismo, porterebbero le Marche dentro un tunnel lungo e buio, in grado di ingabbiare non solo la nostra, ma anche le prossime generazioni".

Anche se ancora il dato regionale complessivo resta leggermente in negativo, -0,1%, rallenta la decrescita delle imprese marchigiane attive che al 31 marzo 2021 sono 145.333. Lo stock, da un punto di vista amministrativo, ammonta a 202.922 considerando anche il numero complessivo delle sedi d'impresa più quello delle unità locali ubicate nelle Marche relative a imprese nazionali registrate negli archivi, comprese quelle in scioglimento o liquidazione, con procedura concorsuale aperta, sospese comunque inattive.

Guardando ai settori economici il migliore saldo annuale, confrontando la situazione attuale e quella dello stesso giorno del 2020, è del comparto attività immobiliari (+2,5% che corrisponde a un saldo di 179 imprese ), si segnalano anche i servizi di supporto alle imprese con una variazione tendenziale del 3,8% e una crescita costante per mese che lo rendono il settore più promettente. Bene anche le attività professionali, tecniche e scientifiche, i servizi di informazione e comunicazione. Il settore di alloggio e ristorazione risulta tra quelli col miglior saldo positivo (161) : il fatto è dovuto alla particolare dinamica di flussi di iscrizioni e cancellazioni particolarmente ridotta nel periodo pandemico. I dati peggiori sono riferiti ai settori agricoltura (saldo di - 319 per una variazione annua di -1,3%) , manifatturiero (-277, variazione -1,5%) e commercio (-268, variazione - 0,8) e trasporti (-1,9% la variazione annuale peggiore anno su anno).

Rispetto all'agricoltura in particolare va però segnalato che, nonostante una variazione attesta a - 1,3 , il ritmo di caduta, a livello nazionale oggi sostanzialmente azzerato, sta rallentando anche nelle Marche in questo inizio d'anno. Questo per la prima volta dall'inizio della serie storica.

Con riguardo ai territori l'analisi di Camera Marche mostra una variazione anno su anno positiva per 3 province su 5 : Ascoli Piceno (che conferma buona performance degli ultimi 3 mesi), Fermo (con segno + da febbraio 2021) e Pesaro Urbino. Alla sostanziale stabilità di queste ultime due province si contrappone la situazione negativa di Macerata (-0,3%) e Ancona (-0,5%). Sulla situazione del capoluogo di regione pesa il risultato di tutti i settori più in crisi anche a livello Marche (agricoltura, commercio, trasporti, manifattura), nonostante il trend positivo di settori come attività professionali scientifiche e tecniche ( saldo di 50 imprese attive e variazione anno su anno del +3,4%), attività di supporto alle imprese (saldo di 46 imprese per variazione percentuale del +3,8%) e attività immobiliari (saldo 34 imprese attive, variazione 1,7%).

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