Emergenza Covid, aiuti per il settore agricolo dalla Regione Marche

MARCHE - Il settore agricolo beneficerà degli aiuti regionali per superare l’emergenza economica determinata dal coronavirus. “Tra gli interventi previsti dalla Legge regionale, approvata ieri sera dall’Assemblea legislativa, rientrano quelli orientati a sostenere l’agricoltura”, evidenzia la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura. Le opportunità previste riguardano, nello specifico, il settore zootecnico, le attività agrituristiche e la promozione della vendita a domicilio delle imprese agricole.

“Un pacchetto di agevolazioni che consente, a tante attività, di contrastare lo tsunami economico sviluppato dalla pandemia che sta mettendo in ginocchio, giorno dopo giorno, il sistema produttivo del Paese e della nostra regione”, afferma Casini. I provvedimenti regionali autorizzano misure urgenti per il mondo produttivo e il lavoro autonomo: l’agricoltura beneficerà di contributi “una tantum” a capo ovino per un totale di 600 mila euro, di 4 centesimi al litro per il latte bovino fresco QM e 2 centesimi per quello non certificato QM e per il latte ovicaprino. Le agevolazioni si applicheranno alle macellazioni effettuate tra l’8 marzo e il 30 aprile 2020, quelle per il latte varranno dall’8 marzo al 30 maggio 2020. Gli altri sostegni “agricoli” prevedono che le aziende agrituristiche possano effettuare la ristorazione mediante consegna a domicilio (oggi vietata). Verrà ugualmente sostenuta la vendita a domicilio, da parte delle imprese agricole, attraverso investimenti aziendali (finanziati fino al 31 dicembre 2020). Potranno essere venduti prodotti aziendali e non aziendali (quest’ultimi meno del 50% del venduto).

La Regione sosterrà anche i costi di gestione finalizzati alla vendita e alla promozione del servizio (effettuati entro il 30 giugno 2021). Casini evidenzia che si tratta di “un pacchetto finanziario in grado di favorire 10 milioni di investimenti, insieme a oltre 2 milioni disponibili per promuovere il servizio di vendita a domicilio, ai quali si aggiungono le misure zootecniche. In questo modo mitighiamo gli effetti negativi dell’invenduto zootecnico (lo scorso anno sono stati macellati circa 12 mila agnelli, cifra non raggiungibile in questa strana Pasqua senza convivialità), della riduzione del prezzo del latte vaccino e ovicaprino, dei mancati redditi aziendali, garantendo prestiti a tasso agevolato per gli investimenti. Le proposte sono state condivise con le Associazioni di categoria, in un percorso partecipato, anche se da remoto”.

Casini ringrazia il presidente della II Commissione consiliare permanente, Gino Traversini, per l’impegno dedicato all'approvazione del provvedimento legislativo.

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