Crisi del settore calzaturiero nel distretto di Fermo: allarme rosso per l’occupazione e richiesta di interventi urgenti

FERMO - Il distretto calzaturiero di Fermo, pilastro dell’economia locale, sta attraversando una nuova fase di profonda crisi. La contrazione dei consumi, i dati in calo dell’export, l’eccessiva cautela degli investitori causata dall’instabilità economica mondiale, aggravata dai conflitti internazionali, preoccupano fortemente per le ricadute occupazionali, non solo per le aziende più piccole che non dispongono di adeguati ammortizzatori sociali, ma anche per il rischio di fallimenti di aziende industriali.

La FILCTEM CGIL di Fermo lancia un appello urgente alla politica, alle istituzioni e alle associazioni di categoria, affinché intervengano con misure immediate e concrete per salvaguardare in primis l’occupazione.

E’ necessario un intervento speciale, volto a finanziare la cassa integrazione per gli artigiani e l’allargamento della cassa integrazione straordinaria alle aziende industriali con meno di 15 dipendenti, al fine di evitare i licenziamenti e consentire alle imprese di superare questa fase critica.

La Segreteria della Filctem CGIL Fermo, Frediana Tarquini Linda Bracalente e Angelo Sabatino, dichiarano:

“ È fondamentale che Politica ed Istituzioni comprendano l’importanza strategica del settore calzaturiero per l’economia del nostro Paese e del territorio e mettano in campo tutte le risorse necessarie per sostenere lavoratori ed imprese.”.

“ I dati delle ore di cassa integrazione rendicontate ad INPS e le aziende artigiane che si accingono a terminare le giornate di l’FSBA sono tante, mettono a rischio la tenuta sociale del nostro territorio visto il rischio concreto di perdita di posti di lavoro.

Siamo difronte all’ennesima crisi ciclica che dovrà essere affrontata con misure urgenti, per gestire l’emergenza, in particolare quella occupazionale, ma servono, una volta per tutte, interventi strutturali a medio e lungo termine che risolvano i problemi annosi che denunciamo e dei quali, politica e mondo delle imprese, devono farsi carico: assenza cronica di politiche industriali, riforma degli ammortizzatori sociali in senso universalistico, riforma fiscale, investimenti in infrastrutture materiali ed immateriali, digitalizzazione, aggregazioni tra imprese, rilancio delle relazioni industriali, contrattazione di secondo livello, sono solo alcuni dei temi su cui da anni attendiamo risposte che stentano ad arrivare.

Poi magari, ce lo auguriamo tutti, la prossima primavera arriveranno le tanto attese commesse, si riprenderà a “faticà”, si farà un nuovo campionario, l’ennesima fiera, in parole povere assisteremo ad un film già visto ma che, se non arriveranno le risposte concrete alle nostre richieste, probabilmente prima o poi non sarà a lieto fine, soprattutto per lavoratrici e lavoratori.

La FILCTEM CGIL di Fermo è pronta, come sempre, a collaborare con politica, istituzioni ed associazioni di categoria per trovare soluzioni concrete ai temi posti, purché si avvii in tempi rapidi un confronto serio e capace di mettere in campo azioni efficaci, altrimenti saremo costretti a mobilitare le lavoratrici ed i lavoratori.

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