CNA Terr.le Fermo: #italiaveloce? Non per il distretto fermano-maceratese

Paolo Silenzi e Alessandro Migliore

MARCHE - Italia Veloce? Forse. Ma non nel futuro del distretto fermano-maceratese. Perché nell’elenco delle opere annunciate dal Decreto Semplificazioni relative alla nostra regione non ci sono le infrastrutture a cui urge mettere mano nell’area di crisi complessa in cui il distretto ricade. “Terza corsia dell’A14, Mare-Monti, completamento della transcollinare Mezzina, scogliere di Porto Sant’Elpidio: il Governo non ne parla – denunciano il Presidente Paolo Silenzi e il Direttore Alessandro Migliore - e invece sono infrastrutture fondamentali per garantire condizioni dignitose per la ripartenza del territorio”.

Insomma, se manca il minimo sindacale, diventa ambizioso pensare all’arretramento dell’autostrada o al ripristino in chiave green della rete ferroviaria Porto San Giorgio–Amandola: “Si tratta di progetti – dice Silenziche prevedono strategia e programmazione del futuro, azioni che ad oggi non sono previste per il nostro territorio, nonostante la certificazione di area di crisi complessa”. Aggiunge Migliore: “Lo stesso PRRI, progetto di riconversione e riqualificazione industriale, ancora attende la firma e, quindi, l’ok da parte del Governo per l’avvio dei bandi, ormai pronti in Regione. Ma ci vogliono consistenti investimenti infrastrutturali, che possano favorire chi fa impresa e permettere la riqualificazione tanto sperata”. Per la CNA di Fermo il DL Semplificazioni varato dal Governo può rappresentare un passo importante solo se fornirà risposte puntuali alle questioni che tengono bloccate le opere pubbliche e frenano gli investimenti, anche privati. “Vanno nella giusta direzione – commenta Paolo Silenzi - l’innalzamento a 150 mila euro per i contratti con affidamento diretto, la semplificazione per gli appalti sotto soglia, così come i poteri regolatori alle stazioni appaltanti, ma evidenziamo la necessità di un effettivo alleggerimento degli oneri burocratici, troppo spesso di ostacolo alle attività economiche”.

La CNA ricorda come siano indispensabili una profonda riforma del fisco, orientato a semplicità e equità uniformando i gravosi livelli di tassazione su artigiani e piccole imprese, il rinnovamento della Pubblica Amministrazione e l’accelerazione della digitalizzazione. Così come è necessario rivedere la ripartizione delle competenze tra i vari livelli istituzionali e intervenire sulla giustizia civile per garantire certezza nei rapporti economici e sentenze in tempi congrui; oltre a misure efficaci su lavoro e formazione, investimenti in ricerca e sviluppo, prevedendo benefici fiscali per la collaborazione tra imprese e mondo dell’università e della ricerca.

Infine: “Non possiamo non segnalare la gravissima mancata approvazione nel DL Rilancio delle misure di sostegno al settore dei bus turisticiconcludono i vertici CNA Fermo - uno dei più colpiti dagli effetti della pandemia, sostanzialmente paralizzato e con prospettive di ripartenza molto incerte. CNA ha sollecitato il Governo a impegnarsi immediatamente per ripresentare la misura nel prossimo decreto di fine luglio”.

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