ALTIDONA - La riflessione sul passato, in particolare sulla storia del totalitarismo, è un passaggio culturale e antropologico doloroso ma indispensabile per l’Italia così come per la Germania. Fino a che punto possiamo considerare concluso quel periodo? Qual è il rapporto delle nostre odierne società (quella tedesca ed italiana) con la memoria di quella tragica fase storica? Questi sono i temi che saranno trattati nell’incontro–dibattito che si terrà al Teatro comunale di Altidona mercoledì 19 aprile alle ore 21.
L’evento dal titolo “Fare i conti con il passato. Italia e Germania a confronto” ospiterà due storici di rilievo: Tommaso Speccher e Davide Conti. Il primo è un noto ricercatore che ha approfondito gli studi di storia tedesca; è stato libero docente presso le università di Verona, Berlino e Friburgo. Attualmente lavora come divulgatore, traduttore e ricercatore presso alcune istituzioni museali berlinesi tra cui il Museo ebraico, la Topografia del Terrore e La Casa della Conferenza di Wansee. È autore del libro: “La Germania sì che ha fatto i conti con il nazismo”. Il secondo è uno studioso che si è dedicato allo studio del fascismo e degli strascichi che esso ha lasciato nell’Italia del dopoguerra; storico, consulente dell’Archivio Storico del Senato della Repubblica, della Procura di Bologna (inchiesta sulla strage del 2 agosto 1980) e della Procura di Brescia (inchiesta sulla strage del 28 maggio 1974). Tra le numerose pubblicazioni, è autore del testo “L’uso pubblico della storia”. I due autori, presentati dal professor Alessandro Volponi, moderatore dell’incontro, terranno una breve lezione sull’argomento; in un secondo momento si confronteranno tra di loro e, soprattutto, con i presenti per uno scambio di considerazioni ed opinioni.
L’organizzazione di questo importante evento è stata possibile grazie alla collaborazione tra l’Istituto di Storia Contemporanea del fermano con il Comitato Provinciale ANPI di Fermo e con il Tavolo della Legalità. L’evento rappresenta una grande occasione per il comune di Altidona e per tutto il territorio fermano che si presenta ancora una volta come un bacino culturale di alto livello.