FERMO - Un bel successo di pubblico per il convegno sulla figura di Giuseppe Fracassetti (Fermo 1802-1883), organizzato da Italia Nostra, che ha avuto luogo Sabato 13 maggio presso la Biblioteca civica “Romolo Spezioli” di Fermo.
L’interesse del convegno è stato incentrato sulla necessità di promuovere il recupero del monumento funebre dell’illustre fermano, che è stato realizzato nel 1885 nel cimitero di Fermo e versa in condizione estremamente precarie. Gli studiosi che si sono avvicendati hanno delineato la figura e gli studi su Fracassetti sotto diversi punti di approccio tra di loro complementari.
La prof.ssa Ilenia Achilli ha parlato della vita privata e politica, oltre che dell’attività critica storica e letteraria di Fracassetti, che divenne Avvocato della Sacra Rota e aderì a diverse Accademie letterarie; partecipò ai moti del 1831 entrando nel Governo provvisorio di Fermo. Dopo l’unità d’Italia fu tra le altre cose consigliere provinciale e vicepresidente della Cassa di Risparmio.
La dottoressa Tranquilli dell’Università di Bologna ha illustrato lo stato dell’arte per il progetto FAR, di catalogazione e approfondimento dell’ampio e minuzioso archivio di Fracassetti là conservato.
La prof.ssa Mancini Palamoni dell’Università di Camerino ha messo in luce i profili di tutela giuridica e valorizzazione del monumento, inquadrando il problema del restauro del monumento di Fracassetti nell’assetto legislativo nazionale.
Il prof. Oronzo Mauro ha illustrato le prospettive di economia della cultura da promuovere intorno al monumento fermano, spaziando dall’arte all’antropologia, esemplificando attraverso l’architettura dei maggiori cimiteri monumentali italiani.
Il prof. Nunzio Giustozzi ha invece illustrato gli aspetti storico artistici del manufatto, progettato dall’architetto Giuseppe Partini (Siena 1842-1895) ed è arricchito da un tondo ad altorilievo, raffigurante il Fracassetti, opera dello scultore Tito Sarrocchi (Siena 1824-1900), aprendo lo sguardo a paragoni con altri monumenti degli stessi Partini e Sarrocchi, oltre che nell’intero periodo della riscoperta neo-gotica nell’Italia del secondo ‘800.
Infine la dottoressa Pamela Stea ha definito gli step da percorrere per il restauro del monumento, degli studi preliminari, di carattere storico-artistico ma anche tecnico-ingegneristico, per arrivare ad un caloroso auspicio che il restauro diventi un’azione corale, che coinvolga tutta la cittadinanza, compreso gli studenti delle scuole superiori, tecniche e artistiche, della città.
Italia Nostra e il Comitato Promotore del restauro hanno illustrato la campagna di sottoscrizione pubblica sulla piattaforma di crowdfunding GoFundMe
https://www.gofundme.com/f/giuseppe-fracassetti-un-monumento-di-recuperare
affinché chiunque abbia a cuore la tutela del monumento, ex alunni, alunni di altre scuole, fermani o no, studiosi o semplici cittadini, possa contribuire al recupero del monumento, in sintonia con gli interventi che le amministrazioni pubbliche preposte attueranno al riguardo.
Tutto il materiale informativo è pubblicato nella pagina facebook del Comitato
https://www.facebook.com/monumento.giuseppe.fracassetti
dove verranno a breve messi a disposizione del pubblico i testi e le presentazioni dei relatori del convegno.
Italia Nostra, Sezione di Fermo, e il comitato promotore si augurano che l’iniziativa convegnistica possa aver sollecitato un rapido restauro del monumento, per scongiurare la sua perdita e per riportarlo al suo iniziale splendore.