"Shakespeare nel parco": vince il bando lo spettacolo "Jerusalem Romeo Juliet"

FERMO - Anche per questo secondo anno si conferma numerosa la partecipazione al bando Shakespeare nel parco, contestuale al festival organizzato da Proscenio Teatro che prenderà vita dal 20 al 24 luglio a Villa Vitali.

Il bando di concorso su scala nazionale che accorda al progetto vincitore un contributo economico e riserva la seconda serata del festival, il 22 luglio, alla messa in scena della performance, ha visto più di 50 compagnie in gara.

Fra i molti progetti, diversi fra loro ma tutti incentrati su un’opera di William Shakespeare o una sua libera interpretazione, una giuria popolare di “Osservanti”, composta da appassionati di teatro e attori, ha operato una prima selezione.

Infine la direzione artistica, composta dagli ideatori del festival Stefano Tosoni, Stefano De Bernardin e Lorenzo Marziali, ha decretato la vittoria di Jerusalem Romeo Juliet, progetto di Legge 180 Teatro, compagnia fondata da Fabio Omodei, Paolo Alessandri e Monica Rapone, in collaborazione con la compagnia Sofia Amendolea.

Jerusalem Romeo Juliet, testo di Paolo Alessandri e regia di Fabio Omodei, porta in scena una storia d’amore tra un cristiano e una musulmana, liberamente ispirata a Romeo e Giulietta e ambientata in un futuro post-apocalittico

Un adattamento coraggioso e visionario del regista Fabio Omodei che, in sinergia con la drammaturgia, le scenografie ed i costumi, pone l’ambizioso obiettivo di portare il pubblico ad una riflessione specifica, che possa contribuire a veicolare un vero e proprio messaggio di pace che si radica tra le pieghe dei contraddittori conflitti culturali dei nostri giorni.

“Da anni sognavo di raccontare quello che è forse il più esteso conflitto sociale e culturale dei nostri tempi”- racconta il regista Omodei – “un conflitto spesso fazioso e privo di ‘lucidità’, esattamente come quello, magistralmente universale, che avviene tra Montecchi e Capuleti […] un conflitto che si basa prevalentemente su pregiudizi culturali, e poco su veri dati di fatto.”

Il drammaturgo Alessandri a proposito della riscrittura ha dichiarato: “Jerusalem è il simbolo per antonomasia del conflitto tra opposte fazioni, un conflitto che – se escludiamo gli interessi geopolitici in atto – dura da millenni. E si radica più nelle vene e nella carne, piuttosto che nel cervello, un conflitto tra ‘Noi’, e ‘Gli Altri’ […] che spesso ci fa dimenticare che ‘noi’, saremo sempre ‘gli altri’ di qualcuno.”

Dopo l’esordio di successo nel 2018 al Teatro Argentina, lo spettacolo è tornato qualche settimana fa in cartellone al Teatro Vascello, a Roma.

La messa in scena nell’ambito di Shakespeare nel parco a Villa Vitali il 22 luglio alle 21.15 sarà dunque un’anteprima regionale. Particolarità che conferma il festival e il suo bando di concorso come un punto di riferimento all’interno del panorama italiano e un fiore all’occhiello della cultura marchigiana.

“Il teatro di Shakespeare è vivo e vegeto ed è ancora fonte di ispirazione per tante nuove, fresche, originalissime produzioni”, dichiarano gli organizzatori.

L’appuntamento è dunque per il 20 luglio, con l’apertura del festival e un Amleto for dummies messo in scena da Proscenio Teatro, seguito il 21 luglio dalla conferenza di Nadia Fusini, da Jerusalem Romeo Juliet il 22 luglio, dal concerto del Pergolesi Jazz Ensemble il 23 luglio e, gran finale, Tutto Shakespeare in 90 minuti di Khora Teatro il 24 luglio.

Tutte le info sono disponibili sul sito www.shakespearenelparco.it

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