MONTEGRANARO - Il 25 gennaio, alle ore 17:00, presso l’Oratorio di San Giovanni Battista di Montegranaro, città natale di Luigi Crocenzi, verrà presentato il volume Luigi Crocenzi. Parlare per immagini. Dal foto-racconto alla sceneggiatura, edito da Maggioli Cultura, che fa seguito alla grande retrospettiva organizzata presso il Terminal Dondero lo scorso aprile.
All’evento interverranno i curatori Marco Andreani e Giuseppe Tranali, il presidente dell’Associazione Altidona Belvedere / Fototeca provinciale di Fermo Pacifico D’Ercoli, lo storico Daniele Malvestiti, il Sindaco di Montegranaro Endrio Ubaldi e l’Assessore alla Cultura Monia Marinozzi.
L’evento è promosso dal Comune di Montegranaro in collaborazione con il Fotocineclub Luigi Crocenzi e l’associazione Philosofarte.
Il volume costituisce l’ultima importante tappa delle celebrazioni per il centenario della nascita di Luigi Crocenzi, avviate nel 2023 da un Comitato promotore composto da decine di associazioni, enti e personalità del territorio, in collaborazione con Regione Marche, Comune di Fermo, Fermo Musei, Biblioteca Civica “R. Spezioli”, CRAF di Spilimbergo, Carifermo e Cassa di Risparmio di Fermo.
La pubblicazione si pone come la più ampia e articolata indagine mai realizzata sulla vicenda biografica e l’attività di Crocenzi, a partire dagli anni Trenta fino agli anni Settanta, concepita per portare alla luce il ruolo di primo piano che Crocenzi e il Centro per la Cultura nella Fotografia (CCF) da lui fondato ebbero nelle vicende della fotografia del dopoguerra, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra testo e immagini.
Il volume indaga le numerose zone d’ombra lasciate inesplorate dagli studiosi fino ad oggi relativamente alla figura e all’opera di Crocenzi, ricostruendone il contesto famigliare e quello socio-culturale di appartenenza, il percorso di studi liceali, i rapporti con gli intellettuali marchigiani, milanesi e romani, i fondamentali anni trascorsi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma tra il 1947 e il 1949, il delinearsi di istanze democratiche e le numerose iniziative dedicate al foto-racconto e al foto-libro condotte insieme al CCF fino alla fine degli anni Settanta.
Preziosi documenti inediti emersi da vari archivi disseminati sul territorio nazionale, oltre a rivelare progetti editoriali di cui si erano perse le tracce e fondamentali dettagli sui celebri foto-racconti pubblicati su «Il Politecnico» di Elio Vittorini, mettono chiaramente in luce come Luigi Crocenzi fu in grado non solo di entrare in contatto con alcune delle punte più avanzate del rinnovamento culturale italiano, ma anche di intercettare le esperienze più innovative che si stavano parallelamente svolgendo in Europa.
Dalle carte si delinea inoltre in maniera sempre più decisa il ruolo essenziale e fino ad oggi lasciato ai margini che Alvaro Valentini ebbe all'interno del CCF, per quanto riguarda sia la raffinatezza dell'elaborazione teorica relativa al linguaggio per immagini, sia i decisivi rapporti tra fotografia e letteratura e la centralità della valenza didattica dell'immagine fotografica. La vicenda di Luigi Crocenzi, Alvaro Valentini e del CCF viene dunque restituita attraverso un volume ricco di materiali inediti, progetti editoriali, libri fotografici - come quelli impaginati da Giancarlo Iliprandi - e volumi dedicati alle tecniche del foto-racconto, così come l’inedita sequenza completa con cui Mulas tradusse in immagini fotografiche "Meriggiare pallido e assorto” di Montale.
NOTA BIOGRAFICA
Fotografo eclettico, appassionato di letteratura e cinema, Luigi Crocenzi (Montegranaro, 9 giugno 1923 – Fermo, 29 dicembre 1984) è stato uno dei più importanti promotori in Italia delle teorie del foto-racconto e della fotografia intesa come linguaggio visivo. Tra il 1941 e il 1942 è a Milano, dove conosce Elio Vittorini, che tra il 1946 e il 1947 pubblica su «Il Politecnico» diversi foto-racconti di ispirazione popolare realizzati da Crocenzi, con le foto disposte da Albe Steiner in stringhe verticali, come fossero i fotogrammi di un ‘film sulla pagina’. Nel 1947 si iscrive a Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma diretto da Umberto Barbaro, Luigi Chiarini e Francesco Pasinetti, dove ha modo di conoscere da vicino la stagione del Neorealismo e le teorie del montaggio di Ejzenštejn, Pudovkin e Béla Balázs. Nel 1950, insieme a Vittorini, si reca in Sicilia per realizzare le circa centottanta fotografie dell’edizione illustrata (1953) di Conversazione in Sicilia.
Nel 1954, insieme ad Alvaro Valentini - docente di Letteratura Italiana e teorico del linguaggio fotografico, autore di numerose sceneggiature - e ad altri collaboratori, Crocenzi fonda a Fermo il CCF (Centro per la Cultura nella Fotografia), mentre pubblica diversi foto-racconti sulla rivista «Il Caffè» di Giambattista Vicari. S’intensificano così le attività di studio e promozione di una fotografia concepita come concatenazione di più istantanee, a partire dal presupposto teorico dell’equivalenza tra le singole foto e le parole di un testo scritto.
Lavorando spesso in equipe formate da fotografi, grafici, scrittori e studiosi del linguaggio, Crocenzi dà così vita a numerose iniziative editoriali, mentre dal 1959 e per tutti gli anni Sessanta il CCF istituisce rassegne dedicate a foto-racconti, reportage e libri fotografici.
SCHEDA LIBRO
A cura di: Marco Andreani e Giuseppe Tranali
Con testi di: Marco Andreani, Alvise Rampini, Giuseppe Tranali
Editore: Maggioli Cultura
Anno: 2024
Pagine: 266
Si ringraziano per le opere e i documenti messi a disposizione per la pubblicazione: Archivio Il Caffè di Giambattista Vicari, Archivio Eriberto Guidi, Archivio Franco Matacotta, Archivio Giancarlo Iliprandi, Archivio Mario Giacomelli, Archivio Ugo Mulas, Archivio Politecnico di Milano, Biblioteca Civica Romolo Spezioli di Fermo, Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma, CRAF di Spilimbergo, Fondazione Corrente, Fotocineclub di Fermo, Ministero della Cultura, Museo delle Storie di Bergamo, Università degli Studi di Milano – Centro Apice.