Rubrica "Un'erba al mese": la portulaca olearacea

L'Ass. Chi Mangia la Foglia! questo mese ci parla della Portulaca oleracea

Note informative e ricetta a cura del Pres.te Noris Rocchi

Classificazione

Ordine: Portulacales, Famiglia: Portulacaceae, Genere: Portulaca, Specie: oleracea. Altri Nomi: It: Porcacchia, Portula, Porcellana comune, Portulaca, Calenzuola. Sp: Verdolaga. Fr: Pourpier. Td: Portulak, Burzel-kraut. In: Spurge.

Pianta comune che troviamo diffusa dal mare alla montagna, su incolti, negli orti, lungo le strade e nei coltivati, predilige terreni caldi, sabbiosi e ricchi di azoto. Conosciuta da tutti, in agricoltura è considerata infestante, annuale, rustica, invadente, tappezzante, possiede una piccola radice a fittone ramificato, i fusti sono di colore marrone-rossiccio, carnosi, ramificati e striscianti a volte ascendenti. Le foglie sessili, di colore verde brillante sono anch’esse spesse e grassette, disposte a spirale, obovate-oblunghe. I fiori sono piccoli di colore giallo e si autofecondano, sono terminali oppure crescono alle ascelle dei rami, solitari o a gruppi di due-tre, i petali cadono presto, hanno la caratteristica di aprirsi solo nelle giornate soleggiate. I frutti sono capsule a pisside che si aprono con un coperchietto o “portula” apicale, producono numerosi semi che vengono diffusi anche dalle formiche. La fioritura va da giugno a ottobre.

Chi Mangia la Foglia! propone

Rametti di portulaca all’agrodolce

Ingredienti; 500g. di rametti di portulaca acqua, aceto, zucchero, olio, sale.

Procedimento: dopo aver raccolto la portulaca togliere le foglie, selezionare i rametti simuli per diametro e farne dei mazzetti affinché la cottura risulti omogenea, togliere dall’acqua in tempi diversi secondo la grandezza dei rametti. Lessare i rametti di portulaca in acqua agrodolce, conservare sottolio, servire come antipasto semplicemente conditi con olio, sale, pepe. Il piatto può essere completato con l’aggiunta di altri sottolii o ad es. funghi, filetti di sgombro, alici, o verdure dell’orto. Per completare il piatto gradendone il particolare gusto, le precedenti foglioline della “porcacchia” possono essere servite in insalata anche in assolo, o preferibilmente insieme a pomodori, i porri, rucola e menta con i quali crea una buona unione di sapori.

Note Salutistiche a cura della dott.ssa Paola Palmieri

La portulaca, detta in gergo la porcacchia, è una pianta particolarmente benefica per la salute. Le sue proprietà fitoterapiche si conoscono fin dai tempi antichi, già nell'antico Egitto. Importanti sono le sue azioni diuretiche, depurative e dissetanti, quindi può essere utilizzata come complemento nella terapia antiipertensiva, nel glaucoma, insufficienza renale e cirrosi epatica. Nella medicina popolare, si usa per disturbi virali, come vomito e diarrea e nelle emorroidi. Negli ultimi anni è stata rivalutata la sua azione antiossidante, grazie alla presenza massiccia di omega3, ottimi alleati nella prevenzione di malattie cardiovascolari, riducendo colesterolo e trigliceridi. Abbiamo detto spesso che la salute passa attraverso la bellezza; le foglie di portulaca si usano nella pelle acneica come antisettiche e seboregolatrici, e negli eczemi di varia natura. Un consiglio: adesso che gli insetti ci rendono la vita impossibile, facciamo gli impacchi con la portulaca, lenisce il prurito e il gonfiore.

Note Dietetiche, a cura della dott.ssa Maria Preziosa Del Papa

" Portulaca Oleracea", chi l'avrebbe mai detto che il nome comune e conosciuto della "porcacchia" si veste di tanta signorilità nell'ambiente botanico! E’ proprio vero: non si finisce mai di imparare! Il piatto che la ricetta ci propone è un semplice antipasto da combinare con il famoso "pesce azzurro", sgombro o alici, ricco di grassi buoni come gli Omega 3. Una bella ventata di salute! Portulaca, ricca di vit. A-C-Ferro ed altri sali minerali, comunque importanti, da cuocere in poca acqua per salvare i sali minerali in essa presenti; fibra solubile (mucillagine) e, come già detto, la combinazione con il pesce aggiunge l'Omega 3 che le evidenze scientifiche ci dicono: antiaritmico cardiaco – antifiammatorio intestinale. Non mi sembra poco. Ma la sorpresa è alla fine: da una recente e rispettabile pubblicazione si rileva che la Portulaca "rafforza il pancreas e ne agevola la produzione di enzimi digestivi". Quindi gustiamo con tutto il cuore questa ricetta. Attenzione: Tutte le informazioni sono a mero scopo informativo declinandone la responsabilità negli usi individuali. Ass. Chi Mangia la Foglia! Buona estate a tutti i nostri lettori.

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