SERVIGLIANO - Un Giorno della Memoria “spalmato” su 10 giorni di attività nel territorio e non solo. Nella mattinata del 27 gennaio, come annuncia Giordano Viozzi, presidente dell'associazione Casa della Memoria, si terrà l'incontro più importante con tutte le istituzioni locali e regionali, tra cui il prefetto, il vescovo, il sindaco di Fermo, quello di Servigliano ed i rappresentanti della Regione, a partire dal presidente del Consiglio. “Questo perché si riconosce - spiega - l'importanza del campo come monumento nazionale e luogo principale per svolgere questi eventi”.
L'argomento fondante di queste celebrazioni sarà la storia di Grete Schattner.
“L'abbiamo riscoperta 3 anni fa ed in questo periodo il nostro direttore Paolo Giunta La Spada ha portato avanti i contatti con la figlia della signora, che ha voluto raccontare per la prima volta la storia di questa donna deportata da Fermo a Servigliano e da Servigliano ad Auschwitz, dove è morta. È una testimonianza di prima mano, molto toccante. Lei all'epoca aveva 4 anni, ma ricorda perfettamente la notte dell'8 settembre 1943, quando le milizie fasciste sono entrate nella casa di Fermo, in via Perpenti, e hanno portato via la madre.”
A questo appuntamento non mancherà il vostro pubblico 'privilegiato'.
“Ci saranno i ragazzi di 7 classi dell'Iti, alcune collegate online, altre in presenza. Lo stesso evento si replicherà il pomeriggio, alle ore 18 nella biblioteca di Santa Vittoria in Matenano, mentre il 28 sempre alle ore 18 si tornerà a Servigliano per un evento aperto al pubblico. Infine, domenica 29 dal mattino al pomeriggio faremo l'Open Day per far visitare ogni ora il campo ed il museo, a partire dalle ore 10.”
Un'altra iniziativa che vi vedrà protagonisti si terrà ad Ancona.
“Saremo all'interno del loro cartellone con la presentazione del libro su Grete, lunedì 23 alle ore 17.30.”
Torniamo al campo di Servigliano e quanto stia diventando un punto di riferimento, quantomeno provinciale.
“A riprova di questo, dal 22 gennaio al primo febbraio ogni giorno avremo delle scuole in visita al campo. Per la prima volta inseriremo in questa programmazione anche le scuole elementari, con dei progetti ad hoc.”
Un passaggio cruciale, che non fa che confermare l'ottimo lavoro fin qui portato avanti dalla vostra associazione.
“Questo ci fa sicuramente molto piacere, ci riempie di responsabilità, ma è la strada giusta da perseguire.”
Intanto, sono partiti i lavori di recupero dell’unica ex baracca all’interno del Parco della Pace.
“Si prevedono circa 10 mesi di lavoro e speriamo di avere a disposizione questo nuovo edificio per ampliare l'offerta sulla storia del campo.”
Il senso del 27 gennaio
La liberazione del campo di concentramento di Auschwitz segnò un momento indelebile nella storia dell'umanità. Anche se prima del 27 gennaio 1945 l'esercito russo aveva già liberato altre strutture, oltrepassando quel famigerato cancello d'ingresso le truppe dell'Armata Rossa fecero scoprire al mondo tutto l'orrore perpetrato dai nazisti all'interno di quello che venne considerato il più efficiente centro di sterminio della Germania, guidata da Adolf Hitler.
E se nel tempo Auschwitz è arrivata persino ad essere dichiarato patrimonio dell'umanità dell'Unesco e a cambiare la propria denominazione in Museo statale di Auschwitz-Birkenau, quella data ha assunto una valenza cruciale per ricordare tutte le vittime del Nazismo.
La prima nazione a sancirne l'ufficialità di Giorno della Memoria fu la Germania nel 1996, mentre il Parlamento italiano approvò un'apposita legge il 20 luglio del 2000, che ricorda anche le leggi razziali del 1938 e tutti quelli che che “anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Il primo novembre 2005, infine, in occasione del 60° anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti, è arrivata la proclamazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della Giornata Mondiale di Commemorazione in Memoria delle Vittime dell’Olocausto.
Andrea Braconi
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