Musei di Fermo, programmata la riapertura con prenotazione dal 16 febbraio

L'assessore alla cultura Micol Lanzidei
FERMO - I Musei di Fermo riaprono dal 16 febbraio. Anche se le Marche dal 1 febbraio sono in zona gialla, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto che le aperture degli spazi museali solo nei giorni feriali senza spostamenti fra regioni, come stabilito dalle disposizioni per questa fascia di colore, non rispondessero realmente alla domanda da parte di visitatori e turisti (che in città come Fermo si concentrano nei musei soprattutto nei fine settimana). Pertanto, in attesa di ulteriori disposizioni nazionali e regionali (che l’Amministrazione Comunale ovviamente recepirà), e comunque sempre nel rispetto delle normative di contrasto all’emergenza sanitaria, per ora si è programmata questa data per la riapertura degli spazi museali cittadini.
Dunque, dal 16 febbraio e solo su prenotazione, telefonica o mail, nei giorni feriali si potranno tornare ad ammirare le suggestive Cisterne Romane, l’affascinante Sala del Mappamondo, il maestoso Teatro dell’Aquila e i musei scientifici di Palazzo Paccarone.
“Sia chiaro che l’apertura oggi dei musei, dal martedì al venerdì, senza movimento fra regioni è una portata in giro, va detto, senza giri di parole - ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro – soprattutto per quei musei dei centri che non sono le classiche mète del turismo di massa. Per ora programmiamo questa apertura dal 16, condizionata per non sprecare risorse che in questo periodo possono essere allocate diversamente, riapriamo con la ripartenza della mobilità regionale, ovvero fra 10 giorni. Pensiamo di riomaggiare la nostra cittadinanza con un’apertura straordinaria, per una settimana delle nostre strutture, gratuitamente per i residenti, sui week end ovviamente deciderà lo Stato, a marzo, che comprende anche la festa della donna”.
“La nostra prudenza nel non riaprire subito con il ritorno della nostra regione in fascia gialla è stata dettata proprio dalle restrizioni ancora in vigore, dal fatto che gli spostamenti fra regioni sono ancora bloccati e che le aperture sono nei giorni feriali non sono consone ad una città come la nostra che vede il maggior numero di visite nei week end – ha detto l’assessore alla cultura Micol Lanzidei – vedremo come evolverà la situazione, con il 16 febbraio intendiamo riaprire solo su prenotazione e a marzo una settimana di apertura gratuita per i residenti senza doversi prenotare. Intanto è possibile godere delle bellissime immagini del virtual tour della mostra su Guidi del Terminal, un viaggio affascinante che la tecnologia ci regala in attesa di poter fruire della stupenda mostra in presenza”.
Per consentire, considerato il lungo periodo di sospensione, ad un maggior numero di residenti di poter visitare i musei di Fermo, l’Amministrazione Comunale ha deciso anche di organizzare l’ingresso gratuito, e senza prenotazione, per i residenti dal 2 al 9 marzo prossimi, includendo così anche lunedì 8, festa delle donne che potranno così “regalarsi” una visita fra le bellezze artistiche della città.
Dunque, per poter visitare i Musei di Fermo dal 16 febbraio è necessario prenotarsi obbligatoriamente al numero 0734. 217140 o alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Visto il lungo periodo di chiusura dei musei, vanto culturale della città, si aggiunge anche la riapertura al pubblico, senza prenotazione, della mostra fotografica dedicata a Eriberto Guidi al Terminal, interrotta con l’entrata in vigore delle interdizioni governative e che per ora, fino al 15, sarà visitabile con un tour virtuale. In attesa delle riaperture, infatti, è possibile poter fare una visita virtuale della mostra su Guidi visitando il sito www.giornatedifotografia.it un viaggio virtuale dell’esposizione grazie alla collaborazione dello sviluppatore multimediale Jonathan Mancini (e il fotografo Diego Pizi) che hanno prodotto un Virtual Tour 360° dedicato all’evento espositivo.
La mostra “Eriberto Guidi. Sconfinamenti fotografici” promossa dal Comune di Fermo in collaborazione con Regione Marche, Sistema Museo, Musei di Fermo, Giornate di Fotografia e il Centro Studi O. Licini, era stata inaugurata a ottobre al Terminal M. Dondero - ma sospesa a novembre a seguito delle disposizioni del governo in materia di sicurezza Covid.
La mostra, curata da Lisa Calabrese e Simona Guerra, comprende più di 80 opere del noto maestro fermano - molte delle quali inedite ricostruendo i percorsi di ricerca che hanno portato Guidi ad esiti arditi quanto ancora inesplorati.
Siamo entusiaste di questo percorso virtuale” affermano le curatrici – che vuole essere un invito alla mostra reale, finalmente riaperta al pubblico dal 16 febbraio, in cui grazie al lavoro di Mancini e alla tecnologia digitale sarà possibile assaporare l’esperienza visiva che Eriberto Guidi ci offre con le sue opere, poi visibili in mostra” .
Riguardo la multimedialità, Jonathan Mancini spiega:la multimedialità non può e non deve rappresentare una alternativa alla visione dell'opera originale, è lo strumento che stimola la crescita di domanda culturale. E' il contatto con l'opera che poi dovrà trasmettere le sensazioni e le emozioni che un'opera d'arte deve veicolare all'osservatore”.

Il Virtual Tour 360° è stato inoltre impreziosito con le musiche di A. Corelli eseguite dall' Orchestra Giovanile d'Archi del Conservatorio Statale di Musica “G.B. Pergolesi” di Fermo; una collaborazione quella del Conservatorio anche considerando lo storico legame del fotografo con l’istituzione musicale. Eriberto Guidi, è stato infatti fondatore, nel 1968, assieme a Annio Giostra, del Liceo Musicale di Fermo, successivamente riconosciuto come Conservatorio Statale di Musica.
“È un onore e un piacere aver contribuito, alla diffusione dell’opera visiva di un uomo e di un artista di grande umanità – le parole del Presidente del Conservatorio Igor Giostra. Lo ricordo, intimo amico di mio zio Annio e di mio padre, del quale era coetaneo, passeggiare spesso in piazza e frequentare il nostro liceo musicale. Sempre pronto al motto di spirito. Eriberto infatti ha avuto anche una grandissima passione per la musica, passione che ha tramandato ai suoi figli e che lo ha fatto essere sempre vicino all’allora Liceo Musicale. Ora, finalmente, riunite le due arti nel virtual tour, spero che questo progetto sia viatico di un successo anche di pubblico e di una diffusione ben oltre lo spazio fisico dell’allestimento museale che il Covid ha impedito di godere, meritata nemesi per questo grande artista della fotografia”.
“Il Conservatorio, sempre stato grato a queste figure culturali importanti di Fermo, nel suo piccolo contribuisce alla mostra virtuale – ha detto il Direttore del Conservatorio Nicola Verzina - con la colonna sonora del Concerto grosso in sol minore op. 6 n. 8 "fatto per la Notte di Natale", eseguito dalla nostra Orchestra Giovanile d'archi diretta da Donato Reggi.
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